PIEDIMONTE MATESE. Anche in città test rapidi, l’annuncio del sindaco Di Lorenzo: si comincia da dipendenti pubblici, forze dell’ordine ed esercenti.

“Considerato il numero è ovviamente impensabile si possa fare uno Screening a tappeto su 7500 Cittadini, cosa che richiederebbe 30gg e non avrebbe senso data la fine del LockDown”.

Screening Popolazione del Matese. Richiesta Asl e chiarimenti. Nell’indagine conoscitiva vi rientreranno anche Farmacie, Parafarmacie, Protezione Civile, Ass. Sociali, PON Inclusione che hanno lavorato sul territorio ed ogni alta figura a rischio reale. “Ringrazio la ASL nella persona del DG dr. Russo e del dr. Tari che ho sentito anche stamani. Terminato il necessario screening dei piccoli Comuni a metà delle Settimana prossima anche a Piedimonte verranno effettuati Test Rapidi. Considerato il numero è ovviamente impensabile si possa fare uno Screening a tappeto su 7500 Cittadini, cosa che richiederebbe 30gg e non avrebbe senso data la fine del LockDown – puntualizza il sindaco Luigi Di Lorenzo. Saranno pertanto testati – se consensienti- Dipendenti Comunali, Dipendenti Postali, Dipendenti Uffici Pubblici, Polizia Municipale , Carabinieri, Finanza, e titolari e dipendenti degli esercenti Alimentari che hanno lavorato durante il periodo critico del Lock Down. Abbiamo inoltre chiesto se possibile testare Infermieri e medici piedimontesi che lavorano in Strutture Sanitarie locali e fuori Città e che non siano già stati sottoposti a screening recente. In conclusione alla Regione ed alla Asl chiediamo di screenare i Cittadini più a rischio: quelli che hanno lavorato durante il periodo critico e sono stati più a rischio. È impossibile testare 7500 persone: a 300 tamponi al giorno occorrerebbero oltre 25 gg sottraendo risorse Sanitarie importanti. Alla fine dei 25 gg avremmo una fotografia inutile. Dal dei test all’ultimo passerebbe 1 mese e lo screening sarebbe falsato. Al momento la soluzione – aggiunge la fascia tricolore di Piedimonte Matese – è ridurre i contatti, screenare la fascia a rischio ed attenersi alle norme igieniche condivise”.

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