DRAGONI. Cannavina Biometano, i responsabili: “viste le contestazioni e perplessità manifestate ci è doveroso fare chiarezza”.

Dopo le iniziative della sindaca Antonella D’Aloia… Creazione di posti di lavori, miglioramento del reddito dei terreni, smaltimento organizzato, ricavi aggiuntivi, autotrazione a prezzo calmierato…

Riceviamo, ed interamente pubblichiamo, la nota a firma del sig. Raffaele Pendolino della Cannavina Biometano. Anche la Sindaca di Dragoni, Antonella D’Aloia, nei giorni scorsi aveva inoltrato una nota alla Regione Campania (LEGGI QUI) con la quale chiedeva di sospendere l’autorizzazione per avere il tempo di approfondire le dinamiche amministrative del progetto.

“Abbiamo riscontrato in questi giorni sulla vostra testata articoli e commenti inerenti il nostro progetto del nuovo impianto di produzione biometano da sottoprodotti agricoli mediante il processo di digestione anaerobica da realizzare nel comune di Dragoni.

Viste le contestazioni e perplessità manifestate ci è doveroso fare chiarezza per sgomberare ogni dubbio da molte interpretazioni inesatte che stanno circolando, generando informazioni false e confuse che nulla hanno a che vedere con il nostro progetto.

Chiariamo innanzitutto che l’impianto non prevede in alcun modo la combustione della biomassa, né qualsiasi altro trattamento che comporti emissioni in atmosfera inquinanti e che il processo di digestione anaerobica è totalmente confinato nelle vasche di lavorazione con coperture chiuse e a tenuta per definizione, dovendo queste trattenere il biogas da cui per filtrazione meccanica si ottiene il biometano.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale e in genere la salubrità del processo l’impianto è stato verificato, adeguato con debite prescrizioni e autorizzato dall’ufficio preposto della Regione Campania ottenuti, tra gli altri, i seguenti pareri favorevoli degli Enti competenti in materia:

  • ARPAC – Dipartimento Provinciale di Caserta (prot. N. 0571283 del 30.11.2020);
  • Azienda Sanitaria Locale Caserta: parere igienico sanitario favorevole (prot. n. 447346 del 09.09.2021);
  • Regione Campania – Direzione Generale 5017 Ciclo integrato delle acque e dei rifiuti – Valutazioni e
  • Autorizzazioni Ambientali – STAFF 92 Tecnico Amministrativo – Valutazioni Ambientali (prot. n. 640807 del 22.12.2021);
  • Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali 07 – Servizio territoriale provinciale Caserta 12 (prot. n. 561175 del 25.11.2020);
  • Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali n.07 – Tutela
  • della qualità, tracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici servizi di sviluppo agricolo U.O.D.06 (prot. n. 416853 dell’11.08.2021);
  • Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale (prot. n. 0187584 del 08.04.2021);
  • Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco della Provincia di Caserta (prot. n. 642971 del 23.12.2021);
  • MIC-Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento (prot. n. 641174 del 22.12.2021).

I documenti sono pubblici e consultabili da chiunque ne abbia interesse e in merito ambientale non ci sembra necessario aggiungere altro, se non invitarvi a visitare di persona un analogo impianto funzionante con un viaggio già programmato e organizzato il prossimo 15 settembre. Per quanto riguarda il contesto generale evidenziamo poi come il progetto dia piena attuazione delle politiche comunitarie in tema di sostenibilità ambientale in linea con le direttive del PNRR e consenta la produzione di biometano per autotrazione che potrà essere utilizzato in alternativa dei carburanti da fonti fossili.

Il biometano riduce le emissioni inquinanti e di CO2 con un potenziale apporto positivo anche per la comunità locale in quanto il metano biologico (ovvero a emissioni zero) sarà disponibile al punto di distribuzione in prossimità dell’impianto anche per i veicoli a metano dei privati e per di più a prezzo calmierato non soggetto a variazioni di mercato. Può inoltre rappresentare anche per le amministrazioni locali un’importante occasione di rinnovo dei veicoli di servizio con automezzi a biometano che con specifica convenzione potranno fruire dell’impianto a condizioni agevolate.

Sotto il profilo di sostenibilità e del territorio l’impianto utilizza biomasse residuali provenienti da filiera corta, trattando prevalentemente sottoprodotti agricoli e reflui zootecnici delle aziende e ne consente la valorizzazione come importante fonte energetica. In tal senso potrà costituire un importante sostegno alle aziende del settore nella gestione dei residui di produzione in attuazione delle linee di indirizzo del Piano Energetico della Regione Campania. Sotto il profilo del processo produttivo della filiera agricola l’impianto contribuisce a risolvere il problema di gestione dei liquami zootecnici, di residui agricoli, della sansa vergine di olive. Nell’impianto la biomassa subisce un trattamento di fermentazione anaerobica che ne preserva pienamente le caratteristiche organiche e, nel rispetto integrale del ciclo biologico, ne prevede il riutilizzo finale come concimante attraverso lo spandimento in campo e/o come fertilizzante biologico. Il processo consente la piena attuazione della Direttiva Nitrati della Regione Campania, normativa che riguarda, in particolare, i settori caratterizzati da allevamenti intensivi per via dell’elevata produzione di effluenti zootecnici che, se non gestiti correttamente, determinano un cospicuo apporto di nitrati alle acque superficiali e di falda con gravi conseguenze per l’ambiente.

Altra importante opportunità è costituita dalla possibilità per le aziende del territorio di adottare trattori a biometano a emissioni zero, ad acquisto incentivato e predisposti per l’Agricoltura 4.0. L’Agricoltura 4.0 è l’ulteriore evoluzione dell’agricoltura di precisione e indica tutti gli interventi che vengono attivati in agricoltura grazie ad un’analisi precisa e puntuale di dati e informazioni raccolti e trasmessi tramite strumenti e tecnologie avanzate.

Per quanto riguarda i vantaggi all’economia del territorio possiamo quindi riepilogare:

Creazione di posti di lavori (si stimano 10 unità)

Miglioramento del reddito dei terreni con colture a rotazione non destinate all’alimentazione ma valorizzate dall’impianto per la loro funzione metanigena;

Servizio alle aziende di allevamento con uno smaltimento organizzato e pianificato dei reflui, eliminando le problematiche di reperimento dei terreni di spandimento e della gestione del PUA;

Opportunità di ricavi aggiuntivi valorizzando le biomasse consegnate all’impianto;

Disponibilità per la popolazione del biometano per autotrazione a prezzo calmierato;

Possibilità di adottare in azienda mezzi ecologici a biometano incentivati Fatte queste doverose precisazioni lasciamo ai lettori le ulteriori considerazioni del caso confermando la nostra disponibilità a fornire tutte le delucidazioni necessarie, ferma restando l’onesta intellettuale di portare avanti un dialogo costruttivo per promuovere un’attività di impresa e di servizi al territorio che può essere solo a vantaggio di tutti”.

Stampa
comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu