RIARDO. Presente in città il volontariato Vincenziano che aiuta le persone più sfortunate: bisognosi, ammalati, anziani soli e chiunque si trovi in difficoltà.

L’Amministrazione comunale esprime pubblico plauso ed apprezzamento per l’incisiva presenza ed attività dell’Associazione San Vincenzo dé Paoli. E’ opportuno ricordare che le volontarie ed i volontari di questa Associazione, fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Federico Ozanam oggi sono circa 850.000, presenti in 152 Paesi e solo in Italia ben 13.000, per cui il “mondo vincenziano” risulta essere fortemente radicato sui territori.

Lo scopo principale di questa Associazione cattolica, ma laica al tempo stesso, è quello di aiutare le persone più sfortunate: i bisognosi, gli ammalati, gli anziani soli e chiunque si trovi in difficoltà.

A Riardo, l’Associazione è presente da oltre mezzo secolo ed è unanimemente riconosciuta insostituibile punto di riferimento per coloro che si trovano in particolari condizioni di disagio. In questo momento ricordiamo una delle maggiori animatrici di questa Associazione, che da tempo non è più tra noi, l’insegnante (meglio ancora la maestra) Fazio Concetta Russo, ma che ha lasciato una impronta indelebile nella mente e nel cuore di tutti, specie di coloro che hanno beneficiato della sua opera.

L’Associazione svolge, in maniera discreta e silenziosa, con spirito di carità umana e cristiana, la sua opera in favore di chi è in difficoltà, degli anziani e degli ammalati, garantendo sostegno morale ed aiuto materiale a chi soffre.

E’ giusto ricordare che l’Associazione di volontariato “vive delle donazioni” di coloro che avendone la possibilità compiono atti di beneficenza, e le donazioni raccolte vengono redistribuite secondo necessità.Questa Amministrazione, che ha sempre incentivato le attività del locale “volontariato vincenziano” ringrazia le donne e gli uomini, che disinteressatamente si sono impegnate, e si impegnano, per portare sollievo laddove era, ed è, necessario, e ritiene opportuno invitare coloro che possono ad essere vicini all’Associazione, provvedendo a donare beni materiali ed anche contributi economici, in quanto ciò che verrà donato sarà ripartito secondo le necessità e, grazie all’opera delle “vincenziane” arriverà in forma anonima a chi ha bisogno.

Con questo auspicio, si coglie, altresì, l’occasione per ringraziare coloro che hanno partecipato alla “cena di beneficenza”; una iniziativa che, oltre a rappresentare un momento di convivialità, ha consentito una riflessione collettiva sulle illuminanti parole di Madre Teresa di Calcutta: ”Il bene che noi facciamo è solo una goccia nell’ oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

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