SAN GREGORIO MATESE. Pascoli interdetti ai cavalli sulle montagne del matesino, ecco l’esito dell’incontro in Regione.

gli allevatori chiedono semplicemente di poter portare i loro cavalli a pascolare nei terreni ad uso civico o privato… la Regione ci teneva alla salvaguardia di un particolare fiore di orchidea. Lavori in corso per confinare le aree sottoposte a vincolo: possibili dai 1.700 metri in su di altitudine

È dell’altro giorno la riunione presso la Regione Campania circa la problematica relativa al pascolo dei cavalli che, come si sa, è stato nei fatti interdetto agli equini sulle montagne del matesino, suscitando non poco le ire della neonata Associazione denominata “Start Matese” (la delibera regionale incriminata è la n. 795 del 2017, che mira alla protezione di alcune specie vegetali presenti delle zone Sic e Zps, un fiore di orchidea in particolare).

A tal proposito è stata anche presentata una interrogazione da parte del consigliere regionale Alfonso Piscitelli di Fratelli d’Italia, originario di Santa Maria a Vico, e successivamente il vice Presidente Fulvio Bonavitacola ha istituito un apposito tavolo tecnico proprio per discutere della problematica sollevata dagli allevatori del matesino della “Start Matese”, Associazione per la Salvaguardia e la Tutela delle Risorse Tradizionali del Matese venuta alla luce lo scorso anno 2023 dalla collaborazione tra ben 45 soci, tutti del matesino, dislocati in 14 Comuni diversi tra le province di Caserta e Benevento (tra cui San Gregorio Matese, Letino, Gallo Matese, Valle Agricola, Castello del Matese, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Cusano Mutri, Cerreto Sannita).

Il Piano di Gestione cosi adeguato si prevede che sarà di prossima pubblicazione dopo che è stato effettuato uno studio preliminare che ha confermato la compatibilità dei cavalli con i pascoli in questi territori. Soddisfazione è stata espressa dalla “Start Matese”: “Siamo estremamente positivi sul dialogo avviato con i componenti il tavolo tecnico istituito in Regione. Finalmente ci siamo confrontati seriamente sul tema e le esigenze degli allevatori sono state ascoltate. Le soluzioni proposte sono ottimiste“.

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