Donne violente. Denuncia la moglie per maltrattamenti: il giudice la assolve perchè lui la tradiva.
vabbé, se la tradiva !!! Come non comprendere e giustificare la reazione violenta di una donna che viene lasciata? Capito? Non è cattiva, Vostro Onore, è sofferente… Le differenze quando a tradire è lui e quando a tradire è lei.
Le ingiurie, le minacce, il lancio di oggetti e le condotte violente si sono protratte “soltanto” per un certo periodo di tempo precedente alla separazione, oltretutto una separazione conflittuale dovuta al fatto che la donna aveva saputo che il marito la voleva lasciare per un’altra, quindi comportamenti dettati “esclusivamente dalla sofferenza patita”, testuale.
Capito? Non è cattiva, Vostro Onore, è sofferente; e quando una donna è sofferente diventa normale essere violenta col marito. Il fatto che i comportamenti violenti si siano protratti per un tempo limitato fa, in effetti, venire meno il reato di maltrattamenti.
È un principio giuridicamente valido, anche se sarebbe utile sapere quanto sia effettivamente limitato tale periodo di tempo: una settimana o sei mesi non sono la stessa cosa. Non è un principio giuridicamente valido, invece, giustificare il comportamento violento con la sofferenza patita. Qualunque persona tradita soffre, uomo o donna non fa differenza, ciò non significa che la sofferenza possa legittimare le reazioni aggressive. Doppio standard ne abbiamo?
Lei lo tradisce e lui…
Lei lo tradisce e lui da fuori di matto: cocco, devi conoscere gli slogan istituzionali che sollecitano ogni donna a correre in un CAV la prima volta che alzi la voce, devi accettare la libertà femminile di non amarti più e frequentare altri uomini, devi rassegnarti alla fine del rapporto, devi fare un esame di coscienza per scoprire che se lei tromba con un altro in fondo la colpa è tua che non hai saputo tenerti stretta la moglie, chissà quanto l’hai fatta soffrire per spingerla fra le braccia di un altro. Devi saperti controllare accettando le sue scelte con serenità, ogni reazione minimamente scomposta ti qualifica come maschilista possessivo, geloso, oppressore, tossico e figlio sano del patriarcato.
Lui la tradisce e lei…
Lui la tradisce e lei da fuori di matto: cocco, la vorresti lasciare senza il suo permesso? Allora devi accettare la libertà femminile di avere reazioni incontrollabili, devi riconoscerle il diritto di reagire con violenza, devi accettare l’indole umorale e vendicativa, la fai soffrire quindi devi accettare che lei sfoghi la sua sofferenza su di te, devi fare un esame di coscienza per scoprire che se lei ti aggredisce in fondo la colpa è tua che non hai saputo tenerti il coso dentro i pantaloni. Ricorda che, in quanto maskio/bianco/etero sei sempre un figlio sano del patriarcato: vergognati, chiedi scusa a tutte le donne del mondo e per punizione leggi tutti i libri di Miky Lasarda.
di Mar. Ming.
Denuncia la moglie per maltrattamenti chiedendo l’applicazione del codice rosso. Ma a conclusione del processo è emersa una realtà completamente diversa. L’uomo, un 45enne residente nel comune di Anagni ed appartenente alle forze dell’ordine, da tempo aveva una relazione extraconiugale e quando la moglie lo ha scoperto, come spesso accade in questi casi, ha perso il controllo.