ALIFE. Maggioranza alle battute finali, si “campa” alla giornata: la Ginocchio “ripresa” da esterni rinvia la disfatta.
Come è possibile che una amministrazione comunale che ha il Patrocinio della festa di San Sisto I interrompa una tradizione quasi millenaria che vuole la Intronizzazione del Santo Patrono alle ore 12:00 del 1 agosto?
Un attuale 7 a 6, che era un 8 a 5, ma inizialmente un 9 a 4: non sono numeri da giocare al “Lotto” ma quelli, impietosi, di un lento ma inesorabile declino a cui assistono i cittadini alifani di una amministrazione comunale che arranca: la prova è stato l’ultimo Consiglio comunale di sabato 31 luglio 2021 quando, in modalità telematica (a proposito, chi ha organizzato il tutto: qualche ex collaboratore esterno, uscito dalla porta e fatto (ri)entrare dalla finestra?) ma non in presenza in aula, solo sette componenti la maggioranza che ha (ancora!!!) in sorte l’amministrazione del paese ha licenziato i punti all’ordine del giorno. Ultima a non votare e far mancare la presenza ai lavori dell’Assise è stata la consigliera Silvia Di Muccio: “Nessuna assenza di protesta – ha tenuto a precisare la già componente la lista “Rinascita alifana”, per poi incalzare: “Esiste un documento che prevede la rotazione della giunta comunale firmato e sottoscritto da tutti i consiglieri eletti – che, provocata, ha in seguito specificato: “le provocazioni stimolano le menti mediocri e le attese aumentano solo le aspettative”. Non solo consiglieri fuori città che hanno indotto all’adozione della modalità telematica del Consiglio, ma anche lotte intestine interne hanno tenuto in apprensione il gruppo fino all’ultimo: solo grazie a “forze esterne” la ex assessora Caterina Ginocchio, di recente dimissionaria per fare (ri)posto ad AnnaMaria Morelli, è stata fatta rientrare, essere presente, dunque votare. Ma le incomprensioni vanno avanti da mesi, a discapito di una sana, e che almeno sappia gestire l’ordinario, amministrazione. Ne è riprova un documento risalente al mese scorso col quale tre componenti la maggioranza, Alfonso Simonelli, Caterina Ginocchio e Luigi Zazzarino, hanno protocollato all’Ente un “Invito a rispettare le deleghe assegnate e il principio di collegialità” destinato a Sindaco, consiglieri e segretario comunale. Premesso che sono state attribuite le deleghe, individuati i consiglieri agli Enti sovra comunali, “che da giorni assistiamo a continue prove di forza che destabilizzano gli equilibri ad oggi raggiunti. In particolare ci riferiamo all’improvvisa sua esigenza di voler sfiduciare l’attuale maggioranza alla Comunità Montana, rappresentata dal consigliere Luigi Zazzarino, da Lei individuato e condiviso da tutta la maggioranza – sottoscrivono i tre – che risulta a causa di ultimi episodi, estranei all’amministrazione comunale, ma che investono unicamente la sua persona e la sua famiglia, starebbe maturando l’intenzione di stravolge lq giunta comunale e le deleghe presso gli Enti sopracomunali; che questo atteggiamento costituisce un vero e proprio atto di sfiducia nei confronti degli eventuali destinatari dei suoi provvedimenti, che porteranno sicuramente a gravi conseguenze all’Amministrazione comunale – continuano i firmatari – invitiamo il Sindaco a mantenere gli impegni assunti e le deleghe assegnate, precisando che qualora ciò non fosse rispettato ci vedremmo costretti a ritirare la fiducia nei suoi confronti con tutto ciò che questo atto politico può comportare per il nostro paese, anche perchè non siamo schiavi delle poltrone ma persone libere e democratiche pronte a sacrificarsi e a ridare la parola agli elettori nel momento in cui fossimo posti in condizione di non esercitare liberamente il nostro mandato”. Tanti, dunque, i mal di pancia all’interno di un gruppo per nulla omogeneo: chi ripresi per farli votare, chi probabilmente impegnati lavorativamente senza che godano del beneficio dell’ubiquità (facoltà di essere contemporaneamente in ogni luogo, propria di Dio e attribuita ad alcuni santi: Sant’ Antonio, ad esempio, ebbe il dono dell’ubiquità). A questo si aggiungono i debiti (ulteriori!!!) che a breve saranno spalmati in più anni ma che comunque, unitamente a quelli del famoso D.L. 35 del 2013 (poco più di 12 milioni di euro da pagare fino al 2044), saranno posti a carico di tutti i cittadini alifani. Fino all’ultima provocazione: come è possibile che una amministrazione comunale che ha il Patrocinio della festa di San Sisto I interrompa una tradizione quasi millenaria che vuole la Intronizzazione del Santo Patrono alle ore 12:00 del 1 agosto?
Papponi di merda