ALIFE. “Cronistoria di un incontro con i cittadini alifani: le promesse del Sindaco su i solleciti di pagamento acque reflue del 5 gennaio”.

“Una cosa è risultata evidente: la fine ingloriosa e il fallimento totale di questa Amministrazione, con un Sindaco lasciato solo a rispondere alle critiche dei cittadini e nessun consigliere e/o assessore seduto al suo fianco a sostenere scelte”.
“Cronistoria di un incontro con i cittadini alifani: le promesse del Sindaco su i solleciti di pagamento acque reflue del 5 gennaio. All’incontro di giovedì 5 gennaio voluto dal Sindaco di Alife, pubblicizzato, in pompa magna, con tanto di manifesti affissi ovunque, c’era una folla nutrita di cittadini alifani, spaesati, increduli e, giustamente, irritati dalle notifiche dei solleciti di pagamento per le acque reflue con importi, che in tanti casi, sono arrivati anche ben oltre i 1000 euro – la nota del gruppo consiliare de “L’Elefante”.
Un regalo di Natale speciale che questa Amministrazione (composta dal Sindaco, Assessori e consiglieri di maggioranza), ha voluto consegnare ai suoi concittadini come testimonianza della “rinascita” promessa e della buona amministrazione sognata. Verrebbe quasi da sorridere a pensare alle innumerevoli false promesse con cui la Lista Rinascita Alifana ha vinto le elezioni nel 2018, soprattutto in tema di riscossione tributi, se non ci trovassimo di fronte a una situazione drammatica per tante famiglie che, già gravate dal caro bollette e da una situazione economica difficile, devono scegliere se pagare 5 annualità del canone acque reflue o mettere il piatto in tavola.
Una cosa è risultata evidente giovedì 5 gennaio, anche a chi ha poca esperienza in politica, la fine ingloriosa e il fallimento totale di questa Amministrazione, con un Sindaco lasciato solo a rispondere alle critiche dei cittadini, e nessun consigliere e/o assessore seduto al suo fianco a sostenere scelte, come quelle della mala gestione dei tributi e dei solleciti delle acque reflue, prese collettivamente. La solita ipocrisia della politica di nascondersi davanti alle proprie responsabilità.
Sullo sfondo di questa vicenda si agitano i potentati economici e politici che hanno creato questa amministrazione, che l’hanno nutrita, che hanno votato e fatto votare i loro candidati della lista Rinascita alifana, e che ora, sono nuovamente in campo per creare qualcosa di peggio, sbandierando ai quattro venti che questi amministratori (quelli che loro hanno appoggiato, votato e fatto votare) sono incapaci.
Ci rivedremo tra qualche mese e vedrete che questi potentati li ricandideranno tutti i loro “incapaci” amministratori. All’incontro del 5 gennaio era presente il capogruppo di minoranza dell’Elefante, Avv. Vincenzo Guadagno che ha ribadito quanto già chiesto con l’istanza n.69/2023 del 2 gennaio 2023
1) di verificare attentamente la legittimità degli avvisi di pagamento notificati ai cittadini alifani e di annullarli ove si rilevasse che i depuratori non erano funzionanti o malfunzionanti;
2) di rideterminare le somme dei solleciti di pagamento sulla base dell’effettivo funzionamento temporale dei depuratori (pagamento solo per i mesi di funzionamento);
3) di predisporre almeno un piano di rateizzazione nel caso l’Amministrazione comunale e l’Ufficio dei tributi non ritengano di dover annullamento gli avvisi;
4) di integrare gli avvisi notificati ai cittadini indicando la corretta notifica del 2017, con il giorno esatto, per consentire loro di verificare se il credito è prescritto e di conseguenza di difendersi nelle sedi competenti.
Dal Sindaco non sono arrivate soluzioni certe, ma una generica proposta di rettifica dei solleciti di pagamento notificati, attraverso lo scorporo dell’importo della quota della depurazione, e quindi una riduzione degli importi delle bollette a seguito di consultazione con gli Uffici comunali, nel caso di mancato funzionamento dei depuratori dal 2012 al 2016.
Ricordiamo in merito, che i canoni delle acque reflue contengono due voci, la quota depurazione e la quota fognatura, che rappresentano due diversi importi, la cui somma costituisce il canone delle acque reflue. La circostanza incredibile, che ha lasciato tutti i presenti all’incontro esterrefatti, è stata la dichiarazione del Sindaco di non conoscere se i depuratori avevano funzionato o meno dal 2012 al 2016, né di se gli uffici comunali da lei guidati da quattro anni e mezzo avessero documentazione in tal senso. Documentazione in possesso del Gruppo di minoranza dell’Elefante dal 2017 che si era già occupato all’epoca del problema delle bollette acque reflue e che aveva approfondito la questione.
Dopo questo surreale “incontro” dovremmo chiederci tutti quale è stata la logica di indire un pubblico incontro, in pompa magna, per promettere qualcosa di cui non si ha conoscenza, ossia promettere lo scorporo della quota depurazione senza sapere, carte alla mano, se i depuratori hanno o meno funzionato dal 2012 al 2016? Vedremo cosa uscirà fuori dagli Uffici comunali nei prossimi giorni, in tutta questa confusione entrambe le minoranze hanno avuto un merito, quello di aver sollevato con forza un problema che altrimenti non sarebbe stato affrontato.
A conclusione di questo resoconto Vogliamo elencare quanto contestato dal capogruppo Guadagno al Sindaco e alla rappresentate della Pubblialifana srl all’incontro del 5 gennaio 2023:
1) L’illegittimità delle notifiche degli avvisi acque reflue effettuate nel 2017, dalla società Postaexpress per il Comune di Alife, non risultante nell’elenco dell’Agicom dei soggetti abilitati a eseguire notifiche speciali;
2) L’illegittimità dei solleciti di pagamento notificati nel dicembre 2022 poiché non contengono la data precisa di quando è stato notificato l’avviso del 2017:
3) L’illegittimità delle notifiche ai cittadini alifani di solleciti di pagamento delle acque reflue già versate;
4) L’illegittimità dell’affidamento di supporto dell’area tributaria a Pubblialifana srl da parte del Comune di Alife, poiché tale affidamento manca di un elemento essenziale del contratto di appalto, ossia la durata;
5) L’illegittimità dei solleciti di pagamento notificati nel 2022 poiché non richiedono il pagamento tramite pagoPa, obbligatorio per legge”.