ALIFE / PAVIA. E’ nata Giulia, la figlia del paziente 1 da covid-19: il 38enne Mattia, sua moglie e la piccola creatura stanno tutti bene. E il dr. Michele Renzo aveva per questo tranquillizzato tutte le future mamme.
Da quel 22 febbraio una lotta continua contro questo male invisibile, fino alla completa guarigione: ora tutte le attenzioni su Giulia.
È nata Giulia, figlia del paziente 1 da coronavirus: il primo contagiato in Italia di questo terribile virus. Il papà Mattia, sua moglie e naturalmente anche la piccola creatura da qualche ora venuta al mondo, stanno tutti bene. L’atleta di 38 anni venne ricoverato in condizioni critiche la notte tra il 21 e il 22 febbraio scorso in un ospedale di Pavia. Poco tempo dopo risultò la positività anche al tampone effettuato alla moglie, all’epoca dei fatti quasi l’ottavo mese di gravidanza. Da allora una lotta continua contro questo male invisibile, fino alla completa guarigione avvenuta solo un mese dopo, il 23 marzo, quando potette lasciare il nosocomio e tornare a casa propria. Sul punto rassicuranti erano state le parole espresse qualche giorno fa dal dr. Michele Renzo: “Finora non sono stati prodotti molti studi scientifici su gravidanza e COVID-19. Alle donne in gravidanza non sono richieste precauzioni speciali contro il coronavirus, se non le regole di igiene e cautela valide per tutti. Il tampone va fatto solo se ci sono sintomi, non a tutte le gravide. Non ci sono periodi più a rischio nell’arco dei 9 mesi di gravidanza. Il virus non viene trasmesso dalla madre al feto. Il contagio potrebbe eventualmente avvenire dopo la nascita, in seguito al contatto tra madre e figlio. Non ci sono motivi per ritenere che il parto cesareo sia da prediligere rispetto a quello vaginale. L’allattamento naturale come per altre note infezioni virali, non è ritenuto veicolo di trasmissione del COVID 19, ma può anzi fornire utili anticorpi, proteggendo il bambino da eventuali infezioni. Per tranquillizzare tutte le future mamme, penso sia utile sapere che la moglie del paziente 1, l’uomo di 38 anni, che per primo è stato ricoverato per contagio da COVID 19, è all’ottavo mese di gravidanza e la bimba che porta in grembo, dai monitoraggi effettuati, non ha problemi – aveva aggiunto l’esperto ginecologo di Alife.