ALIFE. Questione ASI, ecco la proposta di delibera di Consiglio Comunale del gruppo “Liberi Alifani” di modifica della delibera ASI n.256 del 2015

alife-consiglieri-santagata-giammatteo-meola-di-lauro“Si chiede al Presidente ed al Comitato Direttivo del Consorzio ASI Caserta di rivalutare attentamente l’argomento e di riformulare la Delibera n° 256 del 05/11/2015 recependo le osservazioni e le motivazioni avanzate”.

Ecco la proposta integrale di Deliberazione che il gruppo consiliare “Liberi alifani” sottopone al Consiglio Comunale in relazione alla tematica di cui alla richiesta di convocazione dell’ 11/7/2017. La stessa proposta sarà inviata alle aziende insediate nell’ area ASI del Matese ed ai proprietari dei terreni interessati ai fini di recepirne osservazioni ed integrazioni da inserire nell’ atto che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale di Alife

Al sig. Sindaco del Comune di Alife (CE) – Sede –

Al sig. Segretario comunale di Alife (CE) – Sede –

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale prot. 5658 dell’11/7/2017 ad oggetto:
Richiesta di modifica Delibera n° 256 del 05/11/2015 del Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Caserta ad oggetto: “Oneri infrastrutturali e spese generali ASI – Agglomerati privi di infrastrutture- Provvedimenti”.
Provvedimenti.

I sottoscritti consiglieri comunali di Alife, Alfonso Santagata, Angelo Giammatteo, Rosa Di Lauro e Maria Meola, in relazione all’oggetto, trasmettono la seguente proposta di deliberazione, che, in conformità alle disposizioni di cui al D.Lgs. 267/2000 ed al vigente regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale di Alife, le SS.LL. in indirizzo avranno cura sia inserita agli atti della seduta consiliare in parola.

Proposta di deliberazione – Il Consiglio Comunale

premesso

● che sin dal 1980 la Regione Campania ha individuato, nell’ambito del proprio territorio, vari aree/zone in cui urbanisticamente è prevista la possibilità di realizzare insediamenti produttivi, derogando anche i singoli Piani Regolatori dei comuni in cui ricadono tali agglomerati;

● che tali aree/zone venivano affidate in gestione ai Consorzi ASI (dove ASI sta per Area di Sviluppo Industriale) per svilupparle, dotarle di infrastrutture e promuoverle anche territorialmente, ai fini della realizzazione di insediamenti produttivi e sviluppo del tessuto socio/economico ;

● che tra le aree individuate vi è l’ Area ASI “Agglomerato del Matese”, ricadente interamente nel Comune di Alife, con una estensione di circa 350 ettari, coincidente sia con zona agricola (per la maggior parte) che zona industriale del PRG comunale datato 1976 ;

● che limitatamente alla aree ricadenti nel territorio provinciale di Caserta, in alcune di esse (tutta l’area di Aversa, Marcianise, etc.) sono state realizzate le opere di cui ai fini istituzionali attribuiti ai Consorzi ASI, mentre altre (tra cui quella del Matese) sono state abbandonate a se stesse, specie dopo il decennio di validità per la possibilità di esproprio delle aree interessate e inserite nel Piano ASI . Questa condizione ha, di fatto, creato una sorta di “doppio canale” procedurale per realizzare insediamenti produttivi soggetti ad autorizzazione da parte del Consorzio ASI di Caserta. In pratica, ai fini della autorizzazione a realizzare insediamenti nelle aree industriali ASI, si sono utilizzate, nel tempo, due tipologie di “convenzioni” da sottoscrivere tra il Consorzio ASI e le Aziende interessate, profondamente e sostanzialmente due procedure diverse tra loro:
– quella “onerosa” , utilizzata negli “Agglomerati infrastrutturati”, con le aree attrezzate/urbanizzate realizzate a cura del Consorzio ASI previa la espropriazione dei terreni (prima di urbanizzarli), in cui i lotti erano/sono proposti in assegnazione e vendita alle Azienda interessate direttamente dal Consorzio ASI, che in qualità di “venditore” trasferiva/trasferisce i lotti;
– quella “non onerosa” , utilizzata negli “Agglomerati privi di infrastrutture” , di fatto abbandonati a sé stessi come quello del Matese, in cui i terreni non sono mai stati espropriati e dunque sono sempre restati nella piena disponibilità dei proprietari, che, nel caso di interesse da parte di Aziende, li hanno potuti liberamente vendere , restando poi a carico degli acquirenti il compito di chiedere autorizzazione al Consorzio ASI per la costruzione dei capannoni e/o organismi edilizi in cui esercitare la attività di produzione industriale aziendale. Tali autorizzazioni passavano attraverso una cosiddetta “assegnazione” che, pur non trattando anche la proprietà che era già del richiedente, riconosceva la possibilità di realizzare le opere edili necessarie alla attività industriale che era, naturalmente, congruente con le finalità istituzionali dell’agglomerato industriale; e tali assegnazioni, riguardando lotti inseriti in aree prive di infrastrutture, avvenivano a titolo “non oneroso” , mediante la stipula di una convenzione/contratto con la quale l’assegnatario (imprenditore/azienda) si obbligava a corrispondere la sua relativa “quota per oneri infrastrutturali e spese generali” in favore del Consorzio ASI solo ed esclusivamente dopo che quest’ultimo avesse provveduto a realizzare le opere infrastrutturali. Questo “doppio canale” procedurale, oneroso e non oneroso, è stato ragionevolmente e concretamente tenuto in piedi per evitare che la richiesta di oneri (tassazioni) privi di qualsiasi forma di presupposto pratico e giuridico finissero per appesantire e/o scoraggiare l’avvio di iniziative in zone, come quelle del Matese, già di per sé poco appetibili in quanto sprovviste di infrastrutture.

preso atto

● che a partite dal 1998 , anno dell’Accordo di Programma tra la Regione Campania, il Ministero dei Beni Culturali e il Comune di Alife che sbloccò (dopo un periodo di circa 13 anni di “congelamento” delle attività edilizie a causa dei Decreti cosiddetti “Galassini”) la attività edilizia nella zona industriale ASI dell’Agglomerato Matese a seguito della redazione dei Piani Paesaggistici, la suddetta procedura “non onerosa” ha consentito l’insediamento di circa 30 aziende, con una creazione di non meno di 500 posti di lavoro diretti ad altrettanto indiretti;

● che tutte le aziende insediatesi hanno sottoscritto appositi contratti/convenzioni che stabilivano espressamente la condizione sospensiva di alcun onere sino a quando il Consorzio ASI non avesse realizzato opere infrastrutturali, che, ad oggi, non sono né programmate né tanto più realizzate;

● che, di contro, molte aziende insediatesi hanno dovuto sopportare in proprio oneri e spese per dotarsi di infrastrutture minime, in assenza di quelle pubbliche, per lo svolgimento delle attività;

visto

● che con Delibera n.256 del 05.11.2015 adottata dal rinnovato Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Caserta, insediatosi nel corso del 2015, è stato testualmente disposto :
– di modificare con (come, ndr) in effetti modifica lo schema di convenzione tra l’ASI e le ditte assegnatarie negli Agglomerati negli Agglomerati non, ovvero “Matese”,”Sessa”,”Capua Nord”, “Capua sud”,”Pantano”,”Teano”,”Tora”,”Mignano” con il pagamento del contributo oneri infrastrutturali e spese generali ASI nella misura di €./mq 4.16 oltre iva come per legge finalizzati specificatamente a sostenere i costi per le attività tecnico amministrative per la redazione delle progettazioni propedeutiche alla richiesta di finanziamento per la realizzazione delle attrezzature e impianti negli Agglomerati non ;
– di rettificare la delibera n. 449 del 01-12-2010 portando la superficie da 30.000 mq a 20.000 mq quale limite per il pagamento del contributo oneri infrastrutturali come stabilito dalla delibera n.89 del 01-04-2009 nella misura di 6.40 €/mq e 30 % spese generali ASI per un totale di 8.32 €/mq oltre iva come per legge;
– di precisare che la presente deliberazione trova applicazione per tutte le aziende insediate e da insediare nei suddetti Agglomerati;
– di dare mandato al Presidente di porre in essere tutti gli atti consequenziali;
– di autorizzare gli uffici competenti a porre in essere tutti gli adempimenti consequenziali;
e che pertanto si introduce un contributo di 4,16 euro/mq (8,32 euro/mq per superfici superiori a 20.000 mq) per “assegnare”, in pratica “autorizzare” un insediamento produttivo nelle aree sprovviste di infrastrutture applicabile, addirittura, anche retroattivamente alle aziende già insediate nelle aree stesse;

● che tale contributo viene “giustificato” come necessario per sostenere i “costi per la attività tecnico amministrative per la redazione delle progettazioni propedeutiche alla richiesta di finanziamento per la realizzazione delle attrezzature e impianti negli Agglomerati” ;

ritenuto

● che la detta Delibera 256/2015 del C.D. dell’ASI :

– appare in alcuni contenuti palesemente illegittima in quanto ritiene di poter modificare, a posteriori ed unilateralmente, le pattuizioni ed obbligazioni stabilite in tutti i contratti/convenzioni già sottoscritti con le aziende già insediatesi da anni presenti nell’Agglomerato Matese, precisamente riguardo la condizione sospensiva espressa di qualsiasi tipo di “onere economico” in assenza di realizzazioni di infrastrutture da parte del Consorzio ASI (firmatario di tutti i contratti/convenzioni);

– introduce un contributo di 4,16 €/mq “finalizzato specificatamente a sostenere i costi per le attività tecnico amministrative per la redazione delle progettazioni propedeutiche alla richiesta di finanziamento” che, però, rapportato all’area libera da edificare, al netto di tutti insediamenti già esistenti e delle strade e aree destinare ad attrezzare collettive , appare più che sproporzionato e certamente spropositato tenuto conto che tali aree libere nette non sono inferiori a circa 2.000.000 mq (200 ettari) e che quindi tale contributo potrebbe tradursi in circa 16.000.000 (16 milioni) di euro , mentre una progettazione adeguata, anche ampia e molto lauta, non supererebbe l’ordine di grandezza di 100÷200 mila euro, peraltro poi recuperabili dalle somme a disposizione in caso di finanziamento degli interventi (opere + spese generali);

nella convinzione

● che, per quanto appena sopra considerato, un contributo di ben modeste entità, dell’ordine di 0,1÷0,2 €/mq porterebbe comunque , anche conteggiando metà area libera e quindi 1.000.000 mq , a circa 100÷200 mila euro ben sufficienti ad anticipare le somme per le progettazioni di cui tratta detta Delibera 256/2015;

● che l’entità di 4,16 €/mq stabilita come “contributo oneri infrastrutturali” abbia un deleterio effetto per la disincentivazione che indurrebbe a nuove iniziative che volessero programmare di insediarsi nell’Agglomerato Matese, privo di infrastrutture;

ritenuto, inoltre, di poter rilevare

● che, così come deliberato, manchi un vincolo di destinazione delle somme da incamerarsi con il pagamento di tali contributi, che garantisca le aziende che lo sostenessero rispetto all’utilizzo di tali tassazioni a favore dell’Agglomerato Matese e non di altri ovvero, peggio, sperperi in caso di pagamenti di spese correnti del Consorzio ASI;

nell’intento

di tutelare l’equilibrio socio/economico/produttivo tra le Aziende già presenti e che si sono mostrate già preoccupate e sofferenti per gli inevitabili contenziosi legali che potrebbero nascere a seguito della insostenibile richiesta a carattere “retroattivo unilaterale” di tal tipo di contributi in assenza delle infrastrutture previste nei contratti/convenzioni stipulate;

visti gli articoli di legge e/o di regolamenti applicabili

D E L I B E R A

– di richiedere, come richiede, per tutto quanto sopraesposto e che qui si intende integralmente riportato, al Presidente ed al Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Caserta di rivalutare attentamente l’argomento di cui trattasi e di riformulare la Delibera n° 256 del 05/11/2015 recependo le osservazioni e le motivazioni avanzate con la presente deliberazione;

– di trasmettere la presente deliberazione ai Comuni limitrofi ed interessati dall’Agglomerato Matese, nonché ai Comuni interessati agli altri Agglomerati ”Sessa”, ”Capua Nord”, “Capua sud”, ”Pantano”, ”Teano”, ”Tora”, ”Mignano” , affinché, se ritenuto opportuno, procedano all’adozione di analogo atto per far voti al Presidente ed al Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Caserta circa la riformulazione della Delibera n° 256 del 05/11/2015;

– di dare mandato al Sindaco per tutti gli atti connessi e conseguenti al presente atto, compreso il ricorso a qualsiasi forma di salvaguardia degli interessi delle Aziende già insediate nell’Agglomerato Matese;

– di rendere, con separata votazione la presente deliberazione immediatamente eseguibile.

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