Caserta / Provincia. Omicidio Vincenzo Ruggiero: carcere a vita anche a colui che fornì la pistola.

“Questo verdetto non mi ridarà mio figlio, ma si è esaudito il mio primo desiderio di giustizia terrena – ha riferito la madre di Vincenzo, Maria Esposito.

Dopo l’ergastolo all’esecutore materiale dell’omicidio, Ciro Guarente, dispoto nel settembre del 2018, arriva il carcere a vita anche per colui che gli fornì la pistola, una calibro 7,65: Francesco De Turris, uomo senza scrupoli, forse un criminale della zona Ponticelli, nel napoletano, dove poi fu trovato il corpo senza vita, e fatto a pezzi, di Vincenzo Ruggiero, 25enne attivista gay. Il ragazzo, che lavorava come commesso in un negozio del Centro Commerciale Campania, venne ucciso ad Aversa, nei pressi dell’abitazione di una trans, Heven, dove viveva da tempo avendo ricevuto ospitalità. Oltre all’ergastolo il De Turris sconterà in carcere l’isolamento diurno per un anno ed un parziale risarcimento di danni alla famiglia della vittima pari a 100 mila euro, in attesa del risarcimento che sarà richiesto in sede civile. La sentenza è stata disposta dalla Corte di Assise di Napoli. “Questo verdetto non mi ridarà mio figlio, ma si è esaudito il mio primo desiderio di giustizia terrena – ha riferito la madre di Vincenzo, Maria Esposito.

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