CASTELLO MATESE / PRATA SANNITA. Test sierologici organizzati dall’Asl ma solo per alcuni Comuni, monta la protesta: De Rosa chiede parità di trattamento per tutti i cittadini del Matese.
“Se qualcuno pensa di poter fare politica sfruttando l’emergenza COVID farà i conti, oltre che con la propria coscienza, con… Siamo tutti figli del Matese, non esistono cittadini di serie A e di serie B”.
Il problema sembra nascere dal fatto che solo alcuni Comuni del vasto territorio matesino hanno avuto pianificata la organizzazione e, quindi, la successiva somministrazione alla cittadinanza dei test sierologici a cura dell’Asl. Uno su tutti Castello del Matese, che in queste ore ha provveduto a pubblicare un avviso pubblico per la sua effettuazione, con tanto di fasce orarie per i test rapidi: “Si raccomanda il rispetto degli orari stabiliti al fine di garantire un afflusso ordinato. Confidiamo nella collaborazione di tutti” – aggiunge l’avviso del Municipio di Castello del Matese. “A Prata Sannita li stiamo facendo con non pochi sacrifici per categorie maggiormente esposte, ma a spese e su iniziativa e responsabilità del Comune – (ogni test ha un costo di 25 euro) la secca replica del sindaco Damiano De Rosa (nella foto): solleverò già da domani, nelle competenti sedi, questa incresciosa disparità di trattamento tra Comuni. Se qualcuno pensa di poter fare politica sfruttando l’emergenza Covid farà i conti, oltre che con la propria coscienza, con un Sindaco che non ha mai smesso di fare l’avvocato nei Tribunali ed in prima linea. Siamo tutti figli del Matese, non esistono cittadini di serie A e di serie B: mi dovranno spiegare, soprattutto dall’ASL, i criteri che hanno adottato nella scelta di questo piuttosto che quest’altro Comune e farò in modo che la domanda arrivi quanto più in alto possibile. Chiedo sin da ora al Presidente De Luca di disporre, per ragioni di eguaglianza tra tutti i paesi del territorio Matesino, un numero minimo di test da fornire ad ognuno dei 17 Comuni che compongono la Comunità Montana zona del Matese – aggiunge il sindaco di Prata Sannita. Purtroppo finora Comuni virtuosi hanno dovuto, con non poche difficoltà, reperire i relativi kit e sostenere le spese di approvvigionamento. A Prata Sannita li stiamo facendo da circa una settimana ed entro martedì arriveremo a circa 100 test sierologici eseguiti. Chiediamo di non essere lasciati soli e di ricevere tutti lo stesso trattamento senza alcun tipo di favoritismo che in piena emergenza suonerebbe solo come una bassa speculazione politica che non farebbe onore a nessuno”. Si potrebbe proporre, ad esempio, di eseguire test su una base percentuale del numero dei cittadini residenti, partendo naturalmente dai soggetti più esposti: oppure effettuarne almeno uno per componente la famiglia, magari quelli che escono di casa per recarsi al lavoro.