Consorzio Unico di Bacino di Napoli e Caserta. Dopo Sanremo la protesta dei dipendenti da mesi senza stipendio continua: stamane a S. Maria C.V. hanno impedito l’accesso degli automezzi per lo scarico dei rifiuti.

festival sanremo

Dipende molto dalla Regione Campania, e per questo il soggetto liquidatore annuncia una diffida per l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano per invitarlo a presentarci al più presto un cronoprogramma per l’attuazione dell’articolo 13 della legge che prevede il reimpiego dei lavoratori del Cub.

Ricordare il gesto disperato compiuto dai quattro lavoratori del CUB, Consorzio Unico di Bacino di Napoli e Caserta che salirono sulle impalcature del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della prima puntata del Festival della Canzone Italiana, edizione 2014? Staamttina i dipendenti del CUB hanno di nuovo manifestato stamattina all’esterno dello Stir di Santa Maria Capua Vetere, impedendo l’accesso degli automezzi provenienti da vari enti per il deposito dei rifiuti: situazione precipitata giacchè appaiono sempre più improbabili gli impieghi dei lavoratori.  Quei 4 lavoratori disperati a Sanremo,  i soldi per arrivare in Liguria e comprare i biglietti, li avrebbero avuti da una colletta fatta tra i lavoratori stessi, circa 800 colleghi. Circa 460 euro raccolti per viaggio e biglietti, ma alla fine forse ne è valsa la pena?. Antonio Sollazzo aveva così riferito alla stampa e forze dell’ordine: “Volevamo fa sapere a tutti che siamo senza stipendio da 17 mesi e che da anni attendiamo notizie sul nostro futuro, Avevamo altre intenzioni, solo avvicinarci ai fotografi e chiedere al presentatore Fabio Fazio di leggerci in diretta la nostra lettera, ma senza azioni eclatanti. Poi, quando abbiamo visto la balaustra io e Marino Marsicano (il complice) ci siamo saliti sopra ed abbiamo iniziato ad urlare per attirare l’attenzione. Lo so, è stato brutto, ma noi siamo disperati. Altri due complici sono stati interessati della vicenda: la donna Rosaria Pascale, quella che ha finto il malore, e Salvatore Ferrigno“. Stamane, invece, a Santa MAria Capua Vetere, è intervenuto anche il neo soggetto liquidatore Gaetano Farina Briamonte che ha cercato di tranquillizzare i manifestanti, sfiduciati da annunci e promesse senza seguito: “Attendiamo a breve il versamento delle somme dovute al consorzio da alcuni comuni dell’Aversano, questo consentirebbe la corresponsione di tre stipendi”. Ma i lavoratori sono al limite, stanchi di aspettare, mentre regna incertezza sul loro futuro. Dipende molto dalla Regione Campania, e per questo il soggetto liquidatore annuncia una diffida per l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano per invitarlo a presentarci al più presto un cronoprogramma per l’attuazione dell’articolo 13 della legge che prevede il reimpiego dei lavoratori del Cub.

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