Castelvenere / San Salvatore Telesino. Dal Sannio a Gallipoli per un workshop sul borgo storico della Perla dello Ionio.

Le attese sono ora per l’evoluzione di un progetto che si annuncia particolarmente interessante nell’ottica finale di far risplendere ulteriormente la “perla dello Ionio”.

di Maria Grazia Porceddu

Cinque giorni dedicati alla conoscenza e approfondimento del centro storico di Gallipoli. La scorsa settimana è stata quella di “Intersezioni nel Salento”, workshop dedicato a giovani architetti e laureandi in architettura, designer, artigiani, fotografi e studenti dell’Accademia di Belle Arti, che ha registrato i patrocini della Città di Gallipoli (Le); del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori; dell‘Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Benevento; dell‘Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce. Dalla provincia di Benevento, accompagnati dall’architetto Vincenzo Vallone, promotore e coordinatore del gruppo, sono partiti diversi professionisti locali ai quali si sono uniti anche colleghi di diversa provenienza: architetto Marinella Parente (referente Ordine Architetti Benevento); architetto Emilio Franco (tutor del gruppo, Telese Terme – Bn); architetto Roberto Pacelli (Telese Terme); architetto Stefania Pulcino (Telese Terme); architetto Federica Barile (Cerreto Sannita – Bn); architetto Dalila De Simone (Nocera Inferiore – Sa); architetto Nicola D’Ovidio (Telese Terme – Bn); architetto Gianmarco Moccia (Castelvenere – Bn); architetto Roberto Pascarella (San Lorenzello – Bn); architetto Igor De Benedettis (Nardò – Le); designer Angelica Marotta (San Salvatore Telesino – Bn) e artista Raffaella Caggese (Otranto – Le). Ospiti del Caroli Hotels, struttura che ha voluto e sostenuto fortemente il progetto, i partecipanti hanno vissuto cinque giorni in cui si sono confrontati su potenzialità e opportunità di sviluppo del borgo. La finalità del gruppo di lavoro è stata quella di creare un laboratorio di idee, concetti e simboli estetici ed etici della memoria collettiva del centro storico di Gallipoli, onde sensibilizzare nella coscienza degli uomini la consapevolezza di essere protagonisti di un patrimonio umano e urbano di un interesse straordinario. I professionisti coinvolti sono stati lasciati liberi di esplorare e sperimentare, di rapportarsi con lo spazio e l’ambiente urbano e infine proporre le opportunità più qualificanti nell’interesse del bene pubblico. Un’immersione storica, paesaggistica e architettonica nel centro di Gallipoli, con il coinvolgimento di esperti locali. Dai partecipanti sono scaturiti elaborati e proposte di soluzioni compatibili con le esigenze conservative dettate dalla normativa di tutela e salvaguardia, adeguate all’evoluzione dei tempi. Soddisfatto l’architetto Vincenzo Vallone di Telese Terme che ha parlato di un’esperienza unica e costruttiva per l’intero gruppo, anticipando una prossima edizione che potrebbe essere a carattere nazionale. Le proposte elaborate e presentate verranno raccolte in una pubblicazione che potrebbe trovare spazio alla prossima Fiera del Libro di Torino. E di un momento di confronto costruttivo e importante, ha raccontato anche il tutor del gruppo, l’architetto Emilio Franco, che ha illustrato alcune delle proposte venute fuori dal team di professionisti. “Innanzitutto un ringraziamento al Caroli Hotels per l’ospitalità riservataci in questi giorni. Entrando poi nel merito di alcune delle proposte elaborate posso brevemente illustrare, come esempio, il concept del disegn di elementi di arredo urbano, per il quale ci siamo ispirati alla Nassa – spiega l’architetto di Telese Terme – uno strumento per la pesca molto utilizzato dai pescatori locali. Abbiamo rivisto e rimodulato l’oggetto adattandolo alle varie proposte”. In merito a un vecchio tracciato ferroviario, ormai dismesso, e che porta al borgo, aggiunge poi “abbiamo pensato di riqualificare il tracciato creando una sorta di passeggiata ciclopedonale e riutilizzando il vecchio binario, mettendo dei vecchi vagoni da adibire a bar, ristoranti, temporary shop, mostre, i vagoni possono essere disposti e mossi lungo tutto il tracciato di circa 1 km, adibito al contempo a parco urbano, con la riqualificazione e recupero dell’esistente.” Le attese sono ora per l’evoluzione di un progetto che si annuncia particolarmente interessante nell’ottica finale di far risplendere ulteriormente la “perla dello Ionio”.

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