Filignano. Cancellata la scuola dell’infanzia: l’opposizione consiliare attacca l’amministrazione chiedendo la convocazione di una seduta straordinaria dell’Assise.

“Nella fascia 3-5 anni risultano all’anagrafe ben 11 alunni residenti nel Comune, le cui iscrizioni alla scuola dell’infanzia sono state fatte nei vicini plessi di Pozzilli, Montaquila e Venafro”.

L’opposizione consiliare di Filignano Lorenzo Coia, Pieri Luigi Pacitti, Stefano Capaldi e Daniele Di Meo attaccano l’amministrazione comunale del sindaco Federica Cocozza chiedendo la convocazione di un’Assise civica in seduta straordinaria in meiro alla chiusura della scuola dell’infanzia.

“Il 14 settembre si è aperto l’anno scolastico 2022-2023 ma a Filignano la scuola dell’infanzia è stata cancellata in quanto non ci sono iscrizioni per questa fascia di età. Nella fascia 3-5 anni risultano all’anagrafe ben 11 alunni residenti nel Comune, le cui iscrizioni alla scuola dell’infanzia sono state fatte nei vicini plessi di Pozzilli, Montaquila e Venafro. Come amministratori comunali avvertiamo la gravità di questa chiusura, in quanto consapevoli che la scuola dell’infanzia è il vivaio per la scuola primaria e, se viene meno questa, a pochi anni di distanza si dovrà chiudere la scuola stessa. Nel corso degli anni le precedenti amministrazioni hanno lottato per la permanenza almeno della scuola primaria a Filignano, con un servizio di trasporto scolastico, la mensa, il tempo prolungato, una rete internet, biblioteca, colonie estive, la previsione di uno Sprar per rifugiati con minori, campagne di iscrizione dai comuni limitrofi etc. tutto perché la scuola in un paese rappresenta l’unico centro di aggregazione ed unica agenzia formativa. La scuola forma e rafforza la propria identità culturale, salvando dall’oblio le tradizioni, le cose e le persone che hanno abitato quel luogo. La chiusura della scuola in un piccolo paese di 584 abitanti rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza del paese stesso. La mancanza di servizi ( scuola, sanità, mobilità, etc.) sono stati alla base degli sforzi fatti dal governo nella Strategia nazionale aree interne che, nella nostra area Mainarde, è in fase di attuazione. Rispetto allo scorso anno – proseguono i consiglieri di opposizione del piccolo centro di Filignano –, il Molise perde 656 alunni, secondo la Cgil dal 2009 ad oggi la popolazione scolastica è diminuita, in Molise, di quasi 10.000 alunni, un dato tra i più alti del paese. Senza politiche mirate e non episodiche, atte a contrastare lo spopolamento si rischia di avere, oltre alla desertificazione, quello di non poter più garantire una offerta formativa di qualità. Per queste ragioni, viste le numerose sollecitazioni fatte al sindaco per un’ efficace utilizzo dei fondi del Pnrr, dobbiamo purtroppo constatare che tutti bandi, a cui finora si è risposto, il Comune è stato escluso (Attrattività borghi, linea A e linea B , Green Comunities, Rigenerazione urbana, etc). Aggiungasi che il bando “Venite a Filignano” destinato a finanziare famiglie con minori che volessero iscrivere i figli alla scuola primaria, seppure intempestivi, non hanno avuto grande rispondenza .Pertanto al fine di esaminare, in seno al consiglio comunale, le misure adottate e quelle da mettere in cantiere per combattere lo spopolamento delle aree interne e rilanciare lo sviluppo possibile del nostro comune, si chiede un Consiglio monotematico che analizzi le strategie di sviluppo attuali (area Snai Mainarde) e le possibili sinergie con i comuni dell’area per uno sviluppo integrato che attragga investimenti, produca occupazione e rilanci le possibilità di sopravvivenza di queste nostre comunità”.

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