Minori adescati sul web, incastrati tre pedofili. Un 30enne del Casertano chattava su Skype con una minore di 9 anni e la sorellina.

INTERNET: GENOVA; SCARICAVANO FILM GRATIS, DENUNCIATILa Polizia Postale suggerisce ai genitori di sensibilizzare i propri figli ad essere molti prudenti nel pubblicare on line immagini e informazioni private, evitare di chattare con utenti che non conoscono personalmente.

Tre persone sono state denunciate nell’ambito di un’indagine del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma sull’adescamento di minori online. Un giovane 21enne, con precedenti specifici, della provincia di Venezia, attraverso diversi profili di un social network proponeva agli utenti, per lo più giovani ragazze, di partecipare ad un concorso fotografico basato sui selfie, ritraendo parti specifiche del corpo. La vincitrice si sarebbe aggiudicata uno smartphone o tablet. Nel prosieguo del concorso però, le richieste di foto diventavano sempre più “spinte”. Addirittura, chi si rifiutava, il ragazzo minacciava di denunciarle alla polizia. Ma sulle sue tracce sono arrivati glia genti della Polizia Postale, fingendosi finte ragazze minori utenti del web. Ad essere denunciati sono stati anche un 32enne della provincia di Prato, beccato grazie alle indagini che hanno fatto seguito alla denuncia di una mamma che, sempre tramite il profilo Facebook della figlia 14enne, aveva notato nei messaggi della figlia sfondi sessuale avuti con un utente, che si spacciava per coetaneo e che aveva tentato di adescarla chiedendole di incontrarla e di inviare immagini intime. Infine un 30enne del casertano sorpresi ad adescare su Skype, in particolare mentre cercava di convincere una bambina di 9 anni ad inviare alcuni selfie di parti intime, addirittura chiedendole di coinvolgere la sorellina, pure essa minore. “Gli agenti della Polizia Postale suggeriscono ai genitori di sensibilizzare i propri figli ad essere molti prudenti nel pubblicare on line immagini e informazioni private, evitare di chattare con utenti che non conoscono personalmente; attivare sempre le impostazioni sulla privacy dei vari profili utilizzati sui social network; segnalare subito ai genitori eventuali contenuti inappropriati. E’ importante far comprendere ai minori che tutto ciò che avviene nella realtà virtuale si ripercuote sempre nella vita reale”.

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