PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. Esami di fine corso, tornano le prove scritte: il Ministro dell’Istruzione ha deciso ma gli studenti promettono battaglia.

Ma gli studenti promettono battaglia: “Il 4 saremo in piazza – spiegano dalla Rete degli studenti medi – chiediamo un esame senza scritti ma con la tesina. Gli immaturi siete voi”.

Tornano anche le prove scritte, oltre quelle orali, negli esami di fine corso, quindi alle secondarie di primo grado (le scuole medie) e le secondarie di secondo grado (le superiori). Erano due anni, ormai, che gli esami non si svolgevano più in questa modalità; difatti nel 2020 e 2021, causa soprattutto il covid, l’esame è consistito in una sola prova orale. Ma secondo il Ministero è giunta, adesso, l’ora di cambiare, o meglio di tornare alla consueta modalità, ed il Ministero dell’istruzione ha diramato le ordinanze per gli esami di Stato 2022 chiedendo anche il parere al Consiglio superiore della pubblica istruzione.

Per i circa 490mila studenti dell’ultimo anno delle superiori, dunque, al via il prossimo 22 giugno con la prima prova scritta di italiano: saranno sette tracce per tutti uguali tra saggio breve, analisi del testo e argomenti di attualità. Il 23 giugno, ecco la novità dell’ultima ora, anche la seconda prova scritta di indirizzo, che verterà su una sola materia, non sarà quindi interdisciplinare e non sarà a carattere nazionale; saranno infatti le singole commissioni a scegliere gli argomenti anche per andare incontro a quelle classi che, durante la pandemia, hanno avuto difficoltà nella continuità didattica. Seguirà poi il consueto colloquio.

Le commissioni saranno composte da sei docenti interni e un presidente esterno. La valutazione resta in centesimi: massimo 40 punti dai crediti formativi, 40 dai due scritti e 20 dal colloquio con la possibilità di assegnare la lode. La partecipazione ai test Invalsi e ai percorsi Pcto non sarà requisito di ammissione.

“Questa scelta – ha spiegato il ministro Bianchirientra nel progressivo ritorno alla normalità”. E i presidi assicurano di tenere conto delle difficoltà vissute dai ragazzi: “Va ricordato che gli studenti che affronteranno le prove di giugno – per Antonello Giannelli, presidente dell’Anp – sono quelli che maggiormente hanno sofferto l’emergenza e di ciò non si può non tenere conto”.

Ma gli studenti promettono battaglia: “Il 4 saremo in piazza: chiediamo un esame senza scritti ma con la tesina. Gli immaturi siete voi”. Anche alle scuole secondarie di primo grado, le medie, tornano le prove scritte, che saranno una di italiano e una di matematica, quindi un colloquio orale per verificare anche la conoscenza delle lingue straniere.

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