RIARDO. Acqua Ferrarelle presente nel padiglione Italia Expo 2020 – Dubai, il disappunto del sindaco Fusco e l’impegno del presidente Pontecorvo.

Il dott. Pontecorvo nel manifestare rammarico per l’accaduto e nel confermando la volontà di contribuire alla valorizzazione di questo territorio, si è impegnato ad assumere ogni necessaria rettifica e precisazione.

L’acqua Ferrarelle è presente nel padiglione Italia Expo 2020 – Dubai. Il Sindaco di Riardo nel visionare il materiale divulgativo con il quale si promuove un corretto ciclo dell’acqua ha verificato che, in maniera colpevole, non vi è alcun riferimento al territorio di Riardo, per cui, stamane, ha contattato telefonicamente il dott. Pontecorvo, quale Presidente della Ferarrelle Spa, esprimendo disappunto per quanto avvenuto e lo ha invitato ad assumere urgenti provvedimenti per ripristinare indubbie verità.Il dott. Pontecorvo nel manifestare rammarico per l’accaduto e nel confermando la volontà di contribuire alla valorizzazione di questo territorio, si è impegnato ad assumere ogni necessaria rettifica e precisazione.Questo il testo della nota di protesta inviata per iscritto. 

ECCO LA NOTA

Preg.mo Sig. Presidente, 

        le opportunità che eventi mondiali quali l’Expo offrono ai Paesi partecipanti hanno una straordinaria valenza commerciale, per cui ogni Paese, con consapevolezza e ragione, promuove le proprie eccellenze.  

Nel Padiglione Italia, relativamente alle acque minerali effervescenti naturali, si è ritenuto di presentare l’acqua Ferrarelle; una risorsa unica nel suo genere, che gli operatori del settore, da decenni, la qualificano “lo champagne delle acque minerali”. 

Già agli albori della nascita dell’Impero Romano le proprietà dissetanti, terapeutiche e curative, di quest’acqua erano conosciute ed apprezzate, tant’è che si ritenne di costruire un impianto termale, del quale significativi resti di manufatti e strutture sono stati rinvenuti nei secoli successivi. 

La unicità di queste acque ha sempre costituito vanto ed orgoglio per le generazioni di Riardo, che non hanno mai perso occasione per sentirsi fieri di appartenere ad una terra ricca di tale risorsa.  

Purtroppo, spesso esigenze commerciali mortificano la verità storica. Infatti, già oltre 20 anni fa, si verificò un increscioso episodio: l’allora Società Italaquae Spa ritenne di affermare che l’acqua Ferrarelle nasceva dal vulcano spento di Roccamonfina.  

In quella circostanza l’Amministrazione comunale, anche all’epoca rappresentata, come oggi, da questo Sindaco, formulò specifica nota di protesta avverso l’iniziativa della Società privata, dimostrando che l’acqua nasceva nel sottosuolo di Riardo, dove la combinata presenza di rocce vulcaniche e calcaree la arricchivano di Sali minerali ed in questa “nicchia” avveniva il “miracolo della natura”.  

Quindi, il territorio di Roccamonfina era estraneo a tale processo naturale. Sul punto giova ricordare che contiguo al territorio di Riardo vi è il territorio di Teano e solo oltre quello di Roccamonfina. 

Le ragioni indicate nella richiamata nota di protesta dell’Ente Locale furono valutate ed accolte da Italaquae Spa, che sospese l’iniziativa commerciale. 

Oggi, purtroppo, si è registrato un nuovo “fatto increscioso”, che mortifica il territorio di Riardo.  

Infatti, nel materiale divulgativo promosso al Padiglione Italia Expo 2020, Ferrarelle Spa, sottolinea l’importanza di un corretto ciclo dell’acqua, affermando che “una goccia di pioggia che cade dal cielo impiega circa trenta anni prima di finire nelle bottiglie da cui beviamo: viene raccolta dal vulcano estinto di Roccamonfina, nel parco delle sorgenti in provincia di Caserta, e arriva nel sottosuolo a 40 metri di profondità, filtrata da stratificazioni rocciose millenarie”. 

Ovviamente, fermo restando le argomentazioni di cui alla richiamata nota indirizzata oltre 20 fa ad Italaquae Spa, che può così riassumersi: l’acqua Ferrarelle nasce nel bacino imbrifero di Riardo, ove sono presenti rocce di origine vulcanica, è assolutamente non condivisibile che la destinataria Società abbia potuto affermare che l’acqua, dopo essere stata raccolta dal vulcano spento di Roccamonfina, viene captata all’interno del parco sorgenti in provincia di Caserta. 

Tale affermazione, oltre che mortificare una verità, è inaccettabile nella sua definizione, in quanto non si comprende cosa si voglia intendere con la generica definizione “parco delle sorgenti in provincia di Caserta”.  

Vieppiù, con tale affermazione sembrerebbe che la Società provi “vergogna” a precisare quale sia il territorio nel quale è presente il parco sorgenti e, nel mentre valorizzi, erroneamente, il Comune di Roccamonfina, omette in maniera colpevole di citare il Comune di Riardo, per cui l’affermazione si ritiene anche lesiva dell’immagine di quest’ultimo. 

Quanto sopra esternato in maniera assolutamente puntuale, circostanziata e veritiera impone che il legale rappresentante della Società Ferrarelle Spa assuma, con l’urgenza che il caso richiede, ogni iniziativa per ripristinare indubbie verità, valorizzando il Comune di Riardo, in quanto “terra dell’acqua Ferrarelle”. 

Una ricchezza naturale, gestita in regime di concessione mineraria da Ferrarelle Spa, alla quale Società garantisce profitti, obbligandola, però, ad avere rispetto per questo territorio, anche in attuazione a formali impegni sottoscritti con specifico protocollo d’intesa. 

Con riserva di ogni azione a tutela degli interessi della Comunità di Riardo. 

dalla Residenza Municipale, 30 agosto 2021 

Il Sindaco Armando Fusco 

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