ROCCAROMANA. Petizione apertura ex ospedale, la lettera al Sindaco: “un plateale atto politico formale che in prossimità delle elezioni regionali doveva essere fatto”.

Nel Piano triennale 2019/21 del Servizio Sanitario Campano nessuna novità per considerare accoglibile tale richiesta.

Al Signor Sindaco di Roccaromana dott. Nicola Pelosi

Come premessa, non posso fare a meno di ringraziarla per aver dato un segnale di dovuta democrazia togliendo ogni pregiudiziale restrizione nei miei confronti sulla pagina fb del Comune.
– Il confronto franco è affermazione di maturità politica –
Intervengo, quindi, pacatamente in merito alla Sua petizione per l’apertura dell’ex ospedale.
Leggo e rileggo la tanto sbandierata Sua richiesta, inviata Urbi et orbi, per la riapertura e la rifunzionalizzazione dell’ex Ospedale civile di Roccaromana.
Interessante e corretta la premessa storica, merito a chi l’ha scritta, ma essa mi appare meno coerente e valida nel suo corpo e nelle sue conclusioni.
Mi permetterò di fare solo due rilievi.
1– Da Amministratore consumato (nel tempo), non le sembra strano che si sia svegliato proprio adesso e abbia sognato l’ospedale di Roccaromana chiuso da oramai oltre quattro lustri?
2 -Da quanto tempo i firmatari della petizione o i tecnici del Comune non entrano nell’edificio dell’ ex Ospedale? Un ospedale chiuso già dalla metà degli anni novanta certamente, nelle sue condizioni strutturali, ha bisogno di interventi rilevanti e ancor più ha bisogno di investimenti non indifferenti per poter essere attrezzato adeguatamente.
Nella mia rilettura del piano triennale 2019/21Sviluppo e Riqualificazione del Servizio Sanitario Campano – non ho trovato alcun elemento di novità che consente il benché minimo spazio per considerare accoglibile ed attuabile una richiesta siffatta. E ritengo che anche i firmatari della petizione conoscano bene il PSRSSC
Allora?
E qui devo premettere, perché absit iniuia verbis, quando mi trovo a leggere delle politiche scemenze come quella che ha scritto il Sindaco di Roccaromana, mi faccio una domanda e cerco di darmi una risposta.
E,poiché sono consapevole che una cretinata scritta non necessariamente ha dall’altro lato dei cretini che la scrivono, e le firme che leggo mi confortano in questa mia convinzione, allora mi dico che ci deve essere un’altra motivazione che viene tenuta ben nascosta a noi poveri cristi elettori gregge.
La petizione, ad un esame più attento, si presenta come un messaggio e non troppo criptico rivolto, attraverso un metalinguaggio politico, a lettori più avveduti di noi.
E allora non credo di azzardare troppo e di pensare male – anche se a pensar male spesso ci si azzecca – se affermo che quasi tutti i firmatari della petizione sono ben consapevoli che la richiesta è un plateale atto politico formale e che tutti sanno bene che non sortirà effetti per i contenuti della richiesta stessa, ma quasi tutti sono altrettanto consapevoli che in prossimità delle elezioni regionali di settembre (?) tale atto doveva essere fatto.
Perché? Voti, pacchetti, referenti politici, gruppi e grandi elettori.
Quello che mi fa specie è che essa venga contrabbandata come una grande iniziativa politica per il territorio, quando invece è il peggior modo con cui la politica prende in giro cittadini/elettori, ancora una volta trattati come gregge e non come persone pensanti che meritano vera attenzione, soluzioni reali ai loro problemi e soprattutto rispetto.
Non ho alcuna stima per questo modo di far politica e faccio di tutto per levare le mascherine.
Lo so ci saranno nel post del Sindaco i soliti tanti like e cuoricini, ad essi dico meno like e baci e un po’ più di sana analitica lettura di ciò che è, di ciò che è stato per capire qualcosa di più di ciò che potrà essere.
Ci saranno tanti messaggi più o meno criptici contro di me, sarò accusato per aver osato … Si ho osato dire sempre in faccia quel che penso, con educata fermezza e senza vigliacchi nascondimenti.
A tutti dico: al termine del chickpea broth di questa petizione, quando sarà passata la tornata elettorale – “finita la festa e gabbatu lu santu”- e ci ritroveremo ancora tutti cu na manu d’aretu e l’autra davanti, a prendere atto della lenta agonia cui è stata condannata Roccaromana per 15 anni di assenza della politica vera, allora becchini di un paese che muore ci ricorderemo di questo mio tanto criticato osare.
La vergogna della politica è la politica della vergogna.

Dott. Alfredo Pappalardo

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