VALLE DI MADDALONI. Le spettacolari immagini aeree dei Ponti della Valle riprese da un drone: l’acquedotto rifornisce le tante fontane della maestosa Reggia di Caserta. IL VIDEO.

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Il condotto, largo 1,2 metri, alto 1,30 e lungo 38 chilometri, è quasi interamente interrato, tranne le parti che passano sui ponti, segnalato da 67 torrini, costruzioni a pianta quadrata e copertura piramidale, destinate a sfiatatoi e ad accessi per l’ispezione. I lavori iniziarono nel 1753 e completati nel 1770 con una spesa complessiva di 622.424 ducati.

La meraviglia dei Ponti della Valle sui cui passa l’acqua che alimenta le fontane e le piscine della Reggia di Caserta riprese attraverso un drone. Immagini spettacolari dall’alto che probabilmente si potevano pensare tempo fa solo nell’immaginazione dell’architetto Vanvitelli mentre li disegnava e progettava. Ora queste “magiche visioni” possono essere ammirate grazie alla tecnologie visive dei cosiddetti “droni”, velivoli aerei dotati di telecamere ad alta definizione, attraverso i quali è possibile registrare sequenze mozzafiato. L’acquedotto, denominato Carolino in onore del re, grandiosa opera di ingegneria idraulica, costituisce sicuramente una delle più importanti opere pubbliche realizzate dai Borbone; “emula degli antichi romani i quali con stupendi lavori, in luoghi diversi, a loro gradimento, portarono l’acqua” ( P. Colletta). Originato dalla esigenza di approvvigionare la grande città che sarebbe sorta intorno alla reggia e al fine di potenziare l’alimentazione idrica della città di Napoli esso doveva servire anche al rifornimento idrico delle reali delizie ed all’alimentazione delle fontane e dei giochi d’acqua in esse presenti. A partire dal 1752, nel ” tenimento” di Airola (BN), alle falde del Taburno, a 254 metri sul livello del mare, furono individuate numerose sorgenti, tutte appartenenti al principe della Riccia, che ne fece dono al re. Acquisito il benestare del sovrano si passò alla fase operativa dividendo il lavoro in tre tronchi: dal Fizzo al monte Ciesco; da quest’ultimo al monte Garzano ; dal Garzano alla reggia. Il condotto, largo metri 1.20 , alto 1.30 e lungo 38 chilometri, è quasi interamente interrato, tranne le parti che passano sui ponti, ed è segnalato da 67 torrini, caratteristiche costruzioni a pianta quadrata e copertura piramidale, destinate a sfiatatoi e ad accessi per l’ispezione. I lavori iniziarono nel 1753, nei primi due tronchi, più tardi nel terzo e furono completati nel 1770 con una spesa complessiva di 622.424 ducati (A. Sancio 1826).

IL VIDEO.

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