TEANO. “Sono apparso a San Gennaro”, di e con Federico Salvatore: questa sera ore 20:45 all’Auditoorium sidicino.

teano-2017-manifestazioneParliamo di un componimento che affonda le sue radici nell’anima più schietta e genuina della Napoli portuale, nel cui tessuto sociale sono incarnate a meraviglia tutte le mille sfaccettature…

di Daniele Palazzo

Questa sera, dopo le ottime edc applaudite esibizioni di Biagio Izzo, Oscar di Maio, Peppe Barra e Sergio Assisi, che, rispettivamente, hanno portato in scena le commedie “Bello di Papà”(Izzo, 16 novmbre 2016). “Gennaro Belvedere, testimone cieco”(Di Maio, 09 dicembre 2016 ) e “L’Ispettore Drake e il Delitto Perfetto”(Assisi, 21 gennaio 2017), nonchè una superba “Cantata dei Pastori”(Barra, 07 gennaio 2017), scende in campo un altro artista napoletano di primissimo livello, Federico Salvatore, il quale, una vis comica tutta particolare e quel modo di calcare le scene che ne ha fatto un personaggio davvero unico nel suo genere, proporrà all’autorevole ed esigente pubblico del Teatro “Monsignor Tommasiello”(è nelle cui belle, moderne e funzionali fattezze che si sta tenendo l’edizione 2016-2017 della stagione teatrale teanese), l’esilarante spettacolo comico “Sono apparso a San Gennaro”, ci cui è anche autore e regista. Parliamo di un componimento che affonda le sue radici nell’anima più schietta e genuina della Napoli portuale, nel cui tessuto sociale sono incarnate a meraviglia tutte le mille sfaccettature e le innumerevoli espressività della gente del grande capoluogo partenopeo. Come emerge da un comunicato, diffuso capillarmente sul territorio ed agli organi stampa, ”Sono apparso a San Gennaro è un’opera corale, ambientata in una piazza incastonata nel bel mezzo della zona portuale della città di Napoli. Essa nasce dall’estro musicale e creativo di Federico Salvatore, la cui formazione popolare appare molto marcata. L’impianto scenico della piece di questa sera(come tutte le altre uscite, l’inizio della rappresentazione è fissato alle ore 20.45) si sviluppa in una piazza nella zona del porto di Napoli dove il dialetto si fa strumento di espressività teatrale con evidenti richiami alla commedia dell’arte. A popolare la piazza figure (attori, attrici e ballerini-mimo), tratte dai vari strati sociali in cui gli aspetti della vita diventano loro stessi commedia. Sopra di loro si muove il matto del quartiere, il barbone, il diverso, interpretato dallo stesso autore, che, libero da ogni convenzione, fotografa lucidamente il mondo intorno a lui. E ancora, con l’ottimo contributo di questa sera, cantattore Federico Salvatore riveste di teatro i suoi successi televisivi. Ripercorre la sua storia musicale, sceneggiando alcune canzoni (Ninna nanna, Incidente al Vomero, Azz, Donna Amalia, ‘O figlio d’o zappatore, ecc…) che, già di per sé, potevano considerarsi delle micro-sceneggiate, o vere e proprie rappresentazioni di un genere, quello teatrale, appunto, che specialmente a Napoli, trova la sua linfa vitale e il suo essere profondo in quella cultura popolare in cui la stragrande maggioranza degli artisti e degli interpreti della Città di Pulcinella hanno sempre attinto a piene mani.” Alla conclusione della rassegna teatrale in parola mancano ancora tre appuntamenti. Il primo, previsto per il 18 febbraio prossimo, vedrà Mario Zamma, Alessia Fabriani e Nicola Canonico della commedia “Tre papà per un bebè, di Antonio Grasso e per la regia di Roberto D’Alessandro. In occasione della penultima tappa in cartellone, programmata per il 4 marzo a venire, il palcoscenico sarà tutto Lucio Pierri e Maria Mazza, che presenteranno lo spettacolo “Il Bello della Diretta”. Scritto, dallo stesso Pierri(ne ha curato anche la regia) e da Lello Marangio. La manifestazione teatrale teanese sarà chiusa da un superlativo Gino Rivieccio, il quale, con appuntamento al 25 marzo prossimo, si cimenterà con lo spettacolo comici “Io e Napoli”, di cui è anche autore. La Regia,invece, è appannaggio del bravissimo Giacomo Drillo.

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