CALVI RISORTA. I funzionari vengono premiati dalla giunta Lombardi… i cittadini vengono puniti con tributi e tariffe ai livelli massimi: tuona l’ex sindaco Marrocco.
“Ci siamo chiesti se la giunta Lombardi, prima di spendere almeno 28mila euro abbia tenuto conto anche di tutto ciò che ora andremo ad elencare. Altro che indennità aggiuntive! Questi sono soltanto “sprechi, sprechi, sprechi”.
“Lombardi avrà creduto di essere il Sindaco di Capri quando, per la prima volta nella storia amministrativa di Calvi Risorta, ha istituito consistenti “indennità ad personam” in favore di tre funzionari comunali. Si tratta del dott. Fusco, del dott. Carandente e dell’ing. Cappello. Secondo la giunta “…tenuto conto della gravosità degli incarichi conferiti”, l’indennità annuale aggiuntiva di € 7.000,00 annui “può considerarsi equa e congrua…in considerazione…del possesso in capo agli anzidetti responsabili di capacità individuali, specialistiche tecniche ed organizzative necessarie per il raggiungimento degli obiettivi che l’Amministrazione si è prefissata”! Ci siamo chiesti se la giunta Lombardi, prima di spendere almeno 28.000,00 €, compresi gli oneri accessori, abbia tenuto conto anche di tutto ciò che ora andremo ad elencare. Iniziamo dall’ing. Piero Cappello, responsabile del settore tecnico. “Grazie” al funzionario di Piedimonte Matese, abbiamo perso un contributo da 80.000,00 € a fondo perduto per la progettazione di lavori pubblici. Non ha infatti inviato, entro il 30/11/2020, la conferma di interesse al contributo, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali del Ministero dell’Interno. Abbiamo anche perso la possibilità di concorrere al finanziamento, a fondo perduto, dei lavori di messa in sicurezza del castello aragonese e di edilizia scolastica. Nessuno dei due progetti è stato ritenuto ammissibile perché, nel caso della scuola non è stato aggiornato il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP), mentre per i lavori al castello non è stato indicato un Codice Unico di Progetto (CUP) valido. Per errori amministrativi, abbiamo così perso la possibilità di accesso a tali finanziamenti, sia per l’anno 2021 che per l’anno 2022. Come previsto dal Piano degli obiettivi, entro il 31/12/2020, l’ing. Cappello avrebbe dovuto predisporre e presentare il Regolamento di polizia mortuaria e quello sulla gestione ed uso degli immobili comunali. Avrebbe dovuto anche procedere all’accertamento della destinazione delle unità immobiliari ad uso non abitativo. Ma nessun adempimento, ad oggi, è stato assolto. Tre obiettivi su tre non raggiunti. Passiamo ora al responsabile finanziario, il dott. Arturo Sicco Carandente, da Quarto. I suoi obiettivi erano la predisposizione del Regolamento di Contabilità e del Regolamento del servizio di economato. Avrebbe dovuto inoltre procedere a liquidare i debiti finanziati mediante l’anticipazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti. Nessuno dei tre obiettivi è stato raggiunto. È invece ancora presto per poter esprimere un giudizio sull’operato del dott. Giovanni Fusco da Mondragone, incaricato soltanto lo scorso 9 marzo. A tutti i funzionari sono stati assegnati anche due obiettivi, definiti “trasversali o strategici”. Il primo è quello dell’attuazione delle norme sulla trasparenza amministrativa, che non è stato mai rispettato, come ha accertato l’Autorità Anticorruzione. Sono rimaste inevase anche le mie richieste di accesso civico. Il secondo riguarda l’attuazione delle misure previste nel piano triennale anticorruzione, tra cui la verifica della corretta esecuzione dell’appalto per la gestione dei rifiuti, per il quale l’ing. Cappello ha liquidato fatture attestando di aver “accertato lo svolgimento della prestazione, così come previsto nel contratto”. Ha così compromesso la possibilità di recupero di somme non dovute al gestore che, invece, non ha dato esecuzione alle forniture e ai servizi migliorativi previsti dal nuovo appalto. In un comizio del 17 giugno 2016, Lombardi accusava me di non aver controllato. Ridicolo! Vi è anche un’altra ragione, però, che ci lascia perplessi sulla scelta compiuta. In violazione del principio di autosufficienza organizzativa, sia l’ing. Cappello che il dott. Carandente hanno speso decine di migliaia di € per incaricare dei supporti tecnici. I supporti sono chiamati a svolgere ogni minima attività ordinaria d’ufficio, che competerebbe invece ai funzionari stessi. Si va dalle pratiche di pensione dei dipendenti, agli accordi transattivi con i creditori, dalle dichiarazioni fiscali IVA e IRAP, ai mandati di pagamento o all’elaborazione degli stipendi, passando per il Conto annuale del personale fino alla predisposizione dei regolamenti e delle tariffe, o ai questionari SOSE e ai documenti da inviare all’organo di liquidazione. Hanno scelto, peraltro, di spendere più di 28.000,00 € annui per indennità, nello stesso momento in cui, nel consiglio del 27 aprile, venivano deliberate le tasse, le imposte e le tariffe più alte della storia del comune di Calvi Risorta. Secondo voi era opportuno tartassare in questo modo i cittadini caleni, e premiare dei funzionari che, sicuramente in due casi, non hanno raggiunto gli obiettivi loro assegnati nel 2020 e che, per tale motivo, non dovrebbero nemmeno ricevere la retribuzione di risultato? Altro che indennità aggiuntive! Questi sono soltanto “sprechi, sprechi, sprechi” – conclude Marrocco.