Caserta / Provinica. La richiesta del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), osservazioni e proposte alla Camera dei Deputati a seguito di mancata convocazione a Palazzo Chigi.

Affinché la cultura del dovere sia propria di ogni donna ed uomo che indossa l’uniforme, non può essere accantonata la cultura dei diritti e delle tutele del personale, in ogni sfaccettatura del complesso prisma che compone la specificità del ruolo, delle funzioni e dei poteri che la legge affida al personale della Polizia di Stato.

Ciò premesso, i Poliziotti e il personale del Comparto Sicurezza e Difesa nel tempo sono stati oggetto di rilevanti tagli strutturali, nonostante l’incremento dei carichi di lavoro, che hanno interessato le misure finanziarie necessarie allo svolgimento delle attività della Polizia di Stato, quelle destinate alle retribuzioni e, non da ultimo, anche quelle dirette alle risorse umane. Ma al nostro fondamentale ruolo non si accompagna un riconoscimento pubblico altrettanto significativo, gli elogi si sprecano, è vero, ma essi sembrano più diretti a colmare una lacuna che ad attivare un riconoscimento sociale e politico. La sicurezza pubblica è un bene di valore costituzionale che coniuga i principi della tutela e della libertà. “Tutela” come difesa delle libertà e “Libertà” come fondamento di ogni possibile sicurezza, che va tradotto in progetto di governo e in strategie che pianifichino la promozione non solo professionale ma anche civile delle forze di polizia, che sono un pilastro costituzionale, poiché, come affermato dallo stesso Presidente della Repubblica assicurano la tenuta sociale del Paese.

La sicurezza va interpretata con autentico spirito di servizio e con una rigenerata filosofia culturale delle funzioni e delle prerogative dello Stato nell’interesse pubblico della Nazione, così come sancito nella legge 121/81 attraverso la centralità delle funzioni affidate alle Autorità di Pubblica Sicurezza, Nazionale, Provinciale e Locale. Nelle politiche della sicurezza così come per la giustizia, conta molto l’autorevolezza di chi opera, dal magistrato al poliziotto che può contribuire a ridurre e prevenire le frattura tra società e istituzioni. Un autorevolezza che nasce dalle modalità con le quali si espleta la funzione quando riconosciuta dai cittadini sempre più attenti, alle modalità ed efficienza con le quali si espleta la funzione e dal trattamento che il potere politico riserva alle retribuzioni, ai mezzi, agli strumenti normativi e alle tutele del personale, che opera in teatri operativi mutevoli, complessi e imprevedibili.

Ciò premesso, pur comprendendo con senso di responsabilità, le ragioni delle mancate misure nell’esercizio finanziario 2023, per il rinnovo del CCNL dei Sindacato Italiano Appartenenti Polizia 3 Comparti Sicurezza e Difesa per il triennio 2022-2024, riteniamo indifferibili i seguenti finanziamenti e si chiede:
Retribuzioni
a) misure per sopperire e/o attenuare lo spread del differenziale inflattivo che impatta negativamente sugli stipendi, ad integrazione delle retribuzioni fissate per i poliziotti e gli operatori dei Comparti Sicurezza e Difesa, con la sottoscrizione del CCNL firmato nel dicembre del 2021, come noto carente dei trattamenti previsti per la retribuzione accessoria in quanto, la specificità (lavoro notturno, turni rotativi h/24, festività, ordine pubblico per impieghi straordinari per il contrasto e gestione dell’immigrazione clandestina ecc…) disciplinata dall’art. 19 della L. n. 183 del 2010 non venne finanziata dagli esercizi finanziari del 2020 e 2021. Si rappresenta che gli incrementi contrattuali previsti dagli indici economici applicati al triennio 2019-2021, del vigente contratto di lavoro sono congelati ai costi della vita del 31.12.2018. La variazione inflattiva rilevata con i criteri del paniere Istat e dell’indice FOI 1, tra settembre 2020 e settembre 2022 è del + 11,4%.

b) il Decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017, all’art. 46 ha previsto la
disciplina dei trattamenti accessori e degli istituti normativi per i Dirigenti
delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Al riguardo, è trascorso invano il
primo triennio 2018-2020 e sta per concludersi anche il triennio 2021-2023
senza che si sia concluso il contratto per l’esiguità dei fondi stanziati che
impedisce persino di perequare alcune indennità accessorie al valore
corrisposto al personale non dirigente. Infatti, dal 2018 ad oggi sono stati fatti due contratti per il personale non dirigente con i quali sono state incrementate varie indennità accessorie e istituite delle nuove, per cui si è prodotto l’effetto paradossale che a parità di prestazione in diversi casi il personale dirigente, che ha maggiore responsabilità, percepisce compensi inferiori, come ad esempio

1 Indice Istat – FOI di settembre 2022:
Variazione rispetto ad agosto 2022 + 0,3%.
Variazione rispetto a settembre 2021+ 8,6%
Variazione rispetto a settembre 2020 + 11,4%
Sindacato Italiano
Appartenenti Polizia 4 avviene per l’indennità di reperibilità e l’indennità di missione. È perciò evidente che occorre intervenire urgentemente con un adeguato finanziamento dell’Area Negoziale Dirigenti per il trattamento accessorio della dirigenza delle Forze di Polizia e delle Forze Armate affinché le aspettative non si trasformino in frustrazioni ed insidiose demotivazioni.

Quindi, per quanto sinteticamente esposto, occorre uno stanziamento non
inferiore a 25.000.000 ml di euro per l’intera area negoziale della dirigenza del Comparto Sicurezza e Difesa. Occorre, altresì, abrogare il comma 5 dell’art. 46 del decreto legislativo n. 95/2017, la cui applicazione è attualmente sospesa fino al 2023, poiché va a tagliare gli stipendi dei dirigenti di polizia, degli ufficiali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e degli ufficiali delle Forze Armate, che come noto percepiscono trattamenti economici inferiori rispetto ad altre dirigenze dello Stato. La sua abrogazione eviterebbe un insanabile vulnus di sistema. Tutele Professionali

c) Tutela della Sanità dai rischi per la salute degli operatori delle forze di polizia, come disciplinato dall’art. 3 comm. 1 lett. o, del D.lgs. 195/95, si ritiene indifferibile una misura non inferiore a 25.000.000 ml di euro, per tutto il Comparto.

d) La Tutela Legale per essere avviata e resa fruibile dagli operatori, sempre più esposti a forme di linciaggio mediatico ed esposti che attivano procedimenti legali di vario tipo e natura, al di là delle oggettive responsabilità, come dimostrano i dati statistici delle condanne in sede giudiziaria. Ciò detto si ritiene necessario e si chiede un finanziamento non inferiore a 15.000.000 ml di euro per tutto il Comparto. Assunzioni straordinarie di personale

e) Misure idonee per consentire l’assunzione straordinaria di funzionari psicologi della polizia di stato, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno suicidario Sindacato Italiano

Appartenenti Polizia 5 degli appartenenti alle forze di polizia che, come qualsiasi cittadino o lavoratore, non sono immuni dal disagio esistenziale e psicologico che attraversa la società contemporanea. Per poliziotti, carabinieri e finanzieri, la problematica è più gravosa perché come noto, sono sempre armati. Si ritiene necessaria e ineludibile, la presenza stabile di non meno di un funzionario psicologo dei ruoli sanitari della polizia in ogni provincia di piccole dimensioni, e in crescendo in base all’organico degli uffici di polizia di ogni provincia.

f) Adeguata programmazione finanziaria di misure idonee a garantire entro il 2030 l’assunzione straordinaria di personale, atteso che, la polizia di stato entro tale data perderà circa 40.000 unità, a causa dei pensionamenti e delle misure che bloccarono il turn over negli anni passati. La gravissima situazione degli organici, richiede in primo luogo di adattare e integrare la logistica preposta al sistema formativo che va finanziato con misure ad hoc,
attraverso l’adozione di un vero e proprio piano finalizzato alla formazione,
diversamente, quando pure dovessero essere appostati stanziamenti per
l’assunzione delle decine di migliaia di unità necessarie a garantire l’integrale reintegro dei pensionamenti, troverebbe l’ostacolo rappresentato dalla limitata ricettività degli istituti di formazione. La grave crisi degli organici, impatta soprattutto sul ruolo degli ispettori e sostituti commissari, tema che va affrontata con franchezza e approfondita disamina, difatti, abbiamo già esortato il Ministro dell’Interno a farsi interprete di una problematica che riguarda la stessa Amministrazione della PS e il funzionamento delle sue articolazioni periferiche in ogni provincia, posto che, il rischio concreto, è che venga meno l’essenziale componente che funge da catena di trasmissione tra le direttive del vertice e chi è deputato a darne esecuzione, così come per le indagini che richiedono la qualificata applicazione degli Ufficiali di PG. Al tal fine, indichiamo due interventi normativi che possono offrire una prima risposta a fronte di una contenuta esposizione di spesa: in primis, lo scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi interni in atto o conclusi, compreso quello per Vice Commissario riservato alla qualifica apicale del ruolo degli Ispettori; secundis, il conferimento con atto normativo ad hoc, al Ministro dell’Interno e/o al Capo della Polizia Direttore generale della Sindacato Italiano
Appartenenti Polizia

6 Pubblica Sicurezza, del potere di semplificazione delle procedure dei concorsi interni ivi compresi quelli in atto, ove lo richiedano situazioni emergenziali quali, per l’appunto, quella che riguarda il ruolo degli Ispettori. Misure per le ore di lavoro straordinario

g) Al fine di sopperire alla cronica carenza di organico che, al momento, non è inferiore alle 14.000 unità complessive per la sola Polizia di Stato (il dato è in espansione), si chiede una misura pari a 40.000.000 ml di euro per pagare gli straordinari del personale, per tutto il Comparto Sicurezza. Previdenza Integrata

h) Resta prioritaria la programmazione di spesa di adeguate misure che
consentano, l’approvazione del Disegno di Legge – Atto Senato n. 2180,
presentato nella XVIII° legislatura.

i) In merito alla c.d. previdenza dedicata, già finanziata sino all’anno 2024,
occorrono linee di indirizzo per finalizzare i decreti attuativi, in modo da
renderla immediatamente operativa.
I Segretari Generali
SIAP ANFP
Giuseppe Tiani Enzo Marco Letizia

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