FORMICOLA. Continua a tenere banco la questione assunzioni da parte della Comunità Montana del Monte Maggiore.

Le 20 assunzioni, fra le più discusse di sempre, non vede favorevoli i sindacati, i Baif mai stabilizzati e chi anni fa partecipò ad un corso di formazione regionale costato 389.429,00 euro nell’anno 2007.

di Mimmo Iodice

Tra i cittadini dei 9 Comuni che ne fanno parte continua a tenere banco la questione assunzione diretta di 20 vedette a cura della Comunità Montana del Monte Maggiore di Formicola. Le 20 assunzioni, fra le più discusse di sempre, non vede favorevoli i sindacati, i Baif mai stabilizzati e chi anni fa partecipò ad un corso di formazione regionale costato 389.429,00 euro nell’anno 2007.

Le criticità nel meccanismo di assunzione in un’ente pubblico come la Comunità Montana, sono sempre le stesse. Accantonato dall’ente da sempre il meccanismo di assunzione per merito dando a tutti i titolati la possibilità di partecipazione al lavoro richiesto, restano sempre gli stessi problemi. Il primo è la raccomandazione politica di turno. Il meccanismo di assunzione diretta del personale da parte della Comunità Montana del Monte Maggiore di Formicola è pensato per soddisfare la richiesta dei vari “clienti” dei membri del Consiglio amministrativo. Ovviamente per molti queste sono solo dicerie degli organi di informazione locali. Come è una diceria anche il che il consigliere regionale, Giovanni Zannini, la piovra delle acque domiziane, ha appiccicato i suoi lunghi tentacoli anche sulla Comunità Montana del Monte Maggiore di Formicola come anche sul Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano. Agatha Christie diceva “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.

A fronte di questa grave situazione immorale, bisognerebbe eliminare la procedura di assunzione diretta e attingere dalle graduatorie dei centri dell’impiego. Sarebbe molto più equo nei confronti di chi si vede scavalcato dalla raccomandazione politica, più economico e molto più adatto alla ricerca di personale già qualificato da anni e non farlo qualificare per l’occasione. Valutare non solo le nozioni, ma anche altre competenze, incluse quelle motivazionali, per capire se il candidato è quello adatto per quel tipo di lavoro. Ma tutto questo si infrange davanti al fenomeno squallido del clientelismo politico e delle raccomandazioni in ambito pubblico.

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