FORMICOLA. Comunità Montana Monte Maggiore, sigle sindacali: “Un piano strategico politico clientelare delle assunzioni”.

l’esasperazione delle sigle sindacali a tutela degli operai dal vestiario arancione della Comunità Montana deve essere da monito per tutta la classe dirigente che…

di Mimmo Iodice

Le varie sigle sindacali si scagliano di nuovo e duramente contro l’ente montano ed il presidente Geremia, denunciando gravi anomalie e una vergognosa gestione clientelare tesa ad alimentare il consenso politico dei soliti personagetti inqualificabili locali per l’occorenza.

La Comunità Montana del Monte Maggiore con sede a Formicola come strumento per far clientelismo e creare nuovo precariato, ha rappresentato per decenni la pagina oscura della politica dei territori che ne fanno parte. Non solo dunque un ente montano snaturato dei suoi veri compiti ma anche un carrozzone legato alla Regione Campania servito a creare quel bacino di consensi, di affiliazioni e fidelizzazioni pagato con i soldi pubblici. Una vergogna in salsa casertana.

Ecco perché l’esasperazione delle sigle sindacali a tutela degli operai dal vestiario arancione della Comunità Montana deve essere da monito per tutta la classe dirigente che negli anni ha cavalcato politiche distorte, clientelari, creando precariato su precariato, illudendo famiglie e lasciando macerie sociali.

Da settimane con senso di responsabilità e sobrietà, le varie sigle sindacali si stanno adoperando per risolvere situazioni che scelte sprovvedute e avventuriere dell’ente hanno determinato in anni di sperpero e cattiva gestione. Oggi, nel mentre tanti lavoratori non sono stati ancora stabilizzati e spesso lasciati senza stipendio per mesi, continuano le vergognose e clientelari assunzioni dirette.

Oggi c’è un’impellenza, prima di ogni altra priorità: vanno stabilizzati prima gli operai in forza alla Comunità Montana del Monte Maggiore. Poi va interrotta questa spirale vergognosa per far uscire l’ente da un vortice che rischia di diventare l’ennesimo buco nero.

A questo proposito, oggi, sono in tanti a chiedere al presidente Geremia una assunzione di responsabilità nell’interesse di tutti gli elementi che ruotano attorno all’ente.

Nel contempo, si chiede anche a tutte le forze politiche del Consiglio regionale campano una collegiale assunzione di responsabilità nell’interesse di tutti e di intraprendere ogni azione al fine di mettere fine ad una enorme macchina genera clientelismo politico.

Le sigle sindacali e tanti altri, sono in attesa di risposte da parte dell’Ispettorato del Lavoro, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dalla Regione Campania.

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