Donne violente. Prende a bottigliate il fidanzato e aggredisce gli agenti: 25enne fermata dalla polizia.

I fatti nel napoletano… come si permettono i poliziotti – inquantouomini figli sani del patriarcato – di intromettersi nel suo sacrosanto diritto inquantodonna di spaccare la testa ad un altro figlio sano del patriarcato?

di Federico Garau

Quando una donna non sa che ubriacarsi può far male alla salute. Soprattutto alla salute dell’uomo che l’accompagna. Una ragazza aggredisce a bottigliate in testa il suo accompagnatore, “improvvisamente e senza alcuna motivazione apparente” dicono gli inquirenti.

L’uomo a terra sanguinante e privo di sensi, ha una ferita lacero contusa alla testa e i soccorritori rilevano “parametri vitali bassi”. Viene trasportato d’urgenza in codice rosso presso il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare.

La ragazza viene rintracciata dalla polizia ma non la prende bene, aggredisce anche gli agenti e danneggia l’auto di servizio: “è furiosa per l’intromissione”.

Già, come si permettono i poliziotti – inquantouomini figli sani del patriarcato – di intromettersi nel suo sacrosanto diritto inquantodonna di spaccare la testa ad un altro figlio sano del patriarcato?

I figli sani del patriarcato, quelli in divisa, sono di parere diverso e la arrestano.

Prende a bottigliate il fidanzato e aggredisce gli agenti: 25enne fermata a Napoli (msn.com)

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