ALIFE. Il flop economico e di partecipazione dei concerti estivi: una maggioranza monca (senza Delli Veneri) ripropone una variazione di bilancio per recuperare i soldi.

Ennesima figuraccia dell’amministrazione comunale: spreca 290mila euro per due concerti questa estate, fa una variazione di bilancio fuori termine, si accorge che è decaduta (oltre i 60 giorni) e ha la faccia tosta di riproporla in Consiglio Comunale.

La variazione di bilancio per cercare di recuperare i soldi sprecati dei cittadini alifani negli eventi estivi era stata adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale il 28 maggio 2024, ma ratificata in maniera illegittima, oltre il termine previsto dei 60 giorni (il 31 luglio). La minoranza consiliare del gruppo “Patto per Alife” lo fece notare allora, la maggioranza (caparbia e cocciuta) ha proseguito nella sua strada, è andata (di nuovo) a sbattere, si è accorta dell’errore, ed è stata costretta a tornare sui suoi passi (ri)proponendola in Consiglio Comunale.

Ecco la Dichiarazione da inserire a verbale del Consiglio comunale di Alife del 13.11.2024 scorso, a nome del Gruppo consiliare di Minoranza “Patto per Alife”, in riferimento al punto 3 all’ordine del giorno Art.175, comma 5 del T.U.E.L. – Provvedimento inerente la Delibera di Giunta Comunale n.68 del 28.5.2024

Nella seduta odierna è in discussione la variazione di bilancio adottata con Delibera di Giunta Comunale n.68 del 28.5.2024, decaduta il 28 giugno 2024, e il tentativo dell’attuale maggioranza consiliare di farne salvi gli effetti prodotti e le obbligazioni che ne sono scaturite, mediante l’approvazione di una nuova variazione di bilancio di Consiglio comunale che riprenda nella forma e nella sostanza la predetta Delibera di Giunta in ogni suo punto, e quindi i relativi stanziamenti previsti.

Nel Consiglio comunale del 31.7.2024 il Gruppo consiliare “Patto per Alife” aveva contestato, sia nel merito, sia evidenziando i termini di decadenza, la precedente variazione di bilancio, adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale il 28.5.2024, poi ratificata da parte della maggioranza consiliare, in maniera illegittima, poiché decaduta, ma testardamente ed incomprensibilmente approvata dalla maggioranza consiliare.

Oggi sarebbe facile esultare per la vittoria delle ragioni della minoranza a fronte dei grossolani errori di una maggioranza che procede in modo superficiale non solo nella gestione amministrativa ed organizzativa, ma anche nella corretta predisposizione e tempistica degli atti da proporre in consiglio comunale.

Quale era stata la nostra pacata e legittima richiesta nell’ultimo consiglio comunale? Quella di eseguire un semplice calcolo sui termini di decadenza dell’atto stabiliti dalla norma (l’art.175 del Tuel). Una richiesta che se fosse stata accolta avrebbe evitato a questa maggioranza, sorda a qualsiasi istanza delle minoranze, di commettere l’errore sulla decadenza fino al punto di approvare un atto inesistente e di cui la stessa maggioranza oggi si accorge a tre mesi dalla sua illegittima approvazione cercando un difficile rimedio alla situazione che ha creato.

Il Gruppo “Patto per Alife” già aveva, quindi, evidenziato che la precedente variazione di bilancio decaduta, e che, oggi, viene riproposta con la nuova variazione di bilancio, serviva e serve a coprire parte dei costi, quasi 290.000 euro, per due spettacoli canori, a pagamento, svoltisi rispettivamente il 3 luglio 2024 e l’8 luglio 2024, con la partecipazione degli artisti Noemi ed Ermal Meta, organizzati dall’Amministrazione comunale. Concerti canori rivelatisi un flop economico e di partecipazione, e che non solo non hanno arrecando alcun vantaggio alla comunità locale, ma hanno costituito uno spreco inenarrabile di denaro presi dalle casse comunali finanziate dai cittadini alifani.

Oggi la maggioranza consiliare sta per approvare una variazione di bilancio, per finanziare uno spreco di denaro pubblico, utilizzato per inutili feste e concerti, tagliando risorse economiche alla viabilità, alle infrastrutture stradali, ai trasporti e agli uffici comunali, che in tal modo ridurranno la loro attività, in un momento in cui l’Ente comunale dovrebbe fare ogni sforzo per risolvere i veri e gravi problemi di Alife e recuperare i finanziamenti del Pnrr.

La variazione in approvazione prevede, quindi, da un lato, di togliere dal capitolo di bilancio dell’Ufficio Tecnico 40.000 euro e dal capitolo di bilancio della viabilità e infrastrutture stradali altri 40.000 euro. Una follia visto lo stato in cui versano le nostre strade e l’immobilismo in cui già versa l’ufficio tecnico! dall’altra parte la predetta variazione di bilancio prevede di reperire, o di aver reperito, maggiori entrate per 120.000 euro “derivanti dall’affidamento”, e quindi dagli introiti ricavati dagli eventi musicali tenutisi in luglio 2024.

Il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Alife ci ha inviato il documento che attesta che gli introiti dei concerti ammontano a circa 36.000 euro, cifra che rappresenta ¼ dei 120.000 euro previsti in entrata.

La domanda che pongo ai colleghi consiglieri di maggioranza è: cosa state approvando? Una variazione di bilancio che prevede entrate per 120.000 euro di cui siete consapevoli, come lo sono gli uffici comunali, che non rientreranno mai nelle casse del Comune? Come giustificate ciò?

Si sarebbero potuti recuperare i 120.000 euro di maggiori entrate solo nel caso in cui i due concerti del 3 e dell’8 luglio 2024, fossero stati sold out, ossia che tutti i 4680 posti (2340 posti previsti per singolo concerto moltiplicato per 2) previsti come capienza nel parcheggio di Porta Piedimonte, trasformatosi per magia in Arena, fossero stati coperti e di conseguenza tutti i biglietti fossero stati venduti.

E questa è una certezza poiché è scritto all’interno dei due contratti stipulati dal Comune di Alife con la società Veragency srl, che ha inserito negli accordi per ciascun concerto il numero dei posti disponibili 2340 per concerto, con indicazione dell’incasso con capienza totale di Euro 61.040,00 per concerto, e quindi 122.080,00 quale incasso totale dei due concerti se fossero stati sold out.

Noi già eravamo sicuri, prima della comunicazione dataci dagli uffici comunali sul ricavato dei biglietti dei concerti di circa 36.000 euro, che non era possibile reperire 120.000 euro, in quanto il verbale della Siae del 3.7.2024 attesta che al primo concerto, quello di Noemi del 3 luglio 2024, erano presenti solo 500 persone, per un incasso di qualche decina di migliaia di euro.

Quindi la maggioranza oggi sta approvando una variazione di bilancio con la consapevolezza che quello che è appostato nella variazione di bilancio nella voce “maggiori entrate” per 120.000 euro “derivanti dall’affidamento” non può essere recuperato.

Fintanto che non si aveva certezza delle entrate dei concerti si poteva anche giustificare, in qualche modo, la possibilità di reperire le risorse appostate nella previsione di entrate della variazione di bilancio, ma allo stato attuale ciò non è possibile. E questo mina anche la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Fin qui abbiamo espresso le nostre contestazioni nel merito, poi bisogna evidenziare le nostre contestazioni sulla adottabilità e liceità di tale nuova variazione di bilancio di consiglio.

Dall’interpretazione normativa generale la riproposizione/reitera di atti decaduti, seppur ripresentati sotto altra forma, come sta avvenendo oggi in quest’aula, ci fa propendere per la impossibilità di una riproposizione. La ragione che milita in favore di questa tesi è evidente: non si può far rivivere un atto che è stato espunto dal mondo giuridico con effetto ex tunc.

Dopo la sua decadenza la deliberazione di Giunta Comunale n.68 del 28.5.2024 ha perso validità con effetto retroattivo, ab origine. E’ vero che il Consiglio comunale è tenuto ad adottare i provvedimenti ritenuti necessari entro 30 giorni, che è un termine ordinatorio, e non oltre il 31 dicembre, al fine di non vanificare eventuali obbligazioni perfezionate prima che la delibera fosse decaduta. Ma le modalità non possono essere quelle della riproposizione di una nuova delibera di consiglio che ne salvi gli effetti.

La delibera è decaduta, quindi inefficace ab origine, con effetto retroattivo, ma nel frattempo sono stati fatti impegni di spesa e pagamenti che risultano in questo momento senza copertura finanziaria a bilancio.

In questa proposta di variazione di bilancio non viene indicato nulla in tal senso, anche se noi abbiamo la documentazione degli impegni di spesa e di pagamenti effettuati in relazione alla delibera decaduta.

Ai consiglieri di maggioranza ricordiamo che la Corte dei Conti Puglia con delib. 25/2017 ha stabilito che “E’ indubbio che, qualora a seguito della deliberazione non ratificata l’amministrazione abbia assunto un impegno, poi caducato a seguito dell’inefficacia dell’atto presupposto, e dai rapporti giuridici in virtù di esso insorti, si siano formati debiti fuori bilancio, ad essi debba essere applicata, con urgenza, la procedura di cui all’art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000, purché rientrino nelle fattispecie tassativamente riconoscibili previste dal legislatore. Medesima procedura si ritiene debba essere applicata anche in caso di pagamenti già effettuati in virtù della deliberazione temporaneamente efficace.

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