SANT’ANGELO D’ALIFE. Assemblea generale degli allevatori bufalini presso la casa del Parco Regionale del Matese: all’ordine del giorno la grave crisi del settore.
I trasformatori hanno messo in atto la seguente pratica: disdetta generale dei contratti di fornitura di latte e rinnovo subordinato esclusivamente ad una riduzione di prezzo che oscilla intorno al 25/30 %.
In data 19 Febbraio 2014 , presso la casa del Parco Regionale del Matese in Sant’ Angelo d’Alife, si è tenuta un’ assemblea generale degli allevatori bufalini dell’ Alto Casertano per discutere della gravissima crisi del settore. Da un attento esame dell’attuale situazione è scaturita la decisione unanime di rappresentare alle Istituzioni di ogni ordine e grado lo stato di gravissimo disagio economico che le nostre imprese vivono da tempo e che negli ultimi mesi è divenuto insostenibile. Allo stato attuale, l’atmosfera da crisi economica generale unita al devastante effetto derivante dalla gestione mediatica irresponsabile e fuorviante della problematica ambientale denominata “terra dei fuochi”, ha offerto agli industriali della trasformazione lo spunto ideale per mettere in atto una politica arbitraria ed unilaterale finalizzata all’imposizione di un forte ribasso del prezzo del latte bufalino alla stalla. Tutto ciò si evince chiaramente dall’uniformità con cui i trasformatori hanno messo in atto la seguente pratica: disdetta generale dei contratti di fornitura di latte e rinnovo subordinato esclusivamente ad una riduzione di prezzo che oscilla intorno al 25/30 %. Alla luce di quanto innanzi esposto, risulta di fondamentale importanza sottolineare che la suddetta problematica è stata profondamente trattata in una serie di assemblee pubbliche che hanno visto l’epilogo finale nella riunione tenutasi presso la Prefettura di Caserta il giorno 17 dicembre 2013 alla presenza del Prefetto dott.ssa Pagano e dei comandanti provinciali delle forze dell’ordine, ciò nonostante, ci ritroviamo a dover costatare che la situazione è ulteriormente peggiorata. E’ pertanto nostra intenzione mettere al corrente le Istituzioni di ogni ordine e grado del fatto che, per evidente causa di forza maggiore, e non disponendo di adeguate risorse economiche, saremo costretti nostro malgrado, ad applicare drastici tagli alle spese aziendali che ci costringeranno all’adozione in vari campi di pratiche difformi da quanto previsto dalla legge . Siamo ben consapevoli della gravità di quanto innanzi affermato, tuttavia il grande senso di responsabilità che da sempre ci contraddistingue, ci impone di adottare qualsiasi iniziativa utile a salvare le nostre aziende, le nostre economie familiari e quelle dei nostri dipendenti. Non possiamo consentire che l’avventura economica di pochi personaggi senza scrupoli possa mortificare il sacrificio ed il lavoro di generazioni , decretando la morte di un settore che rappresenta la nostra identità, il nostro orgoglio, la nostra storia.
Salvatore Foglia – referente SIAAB