Castelvenere. Bocconi di carne avvelenata per uccidere i cani: rinvio a giudizio per madre e figlio.
Prima udienza dibattimentale, dopo gli adempimenti di rito, è stata rinviata al 6 maggio 2014.
La Procura della Repubblica di Benevento rinvia a giudizio una madre e suo figlio rei di aver disseminato nel loro giardino e in quello della vicina di casa delle polpette di carne avvelenate. La Lega Anti Vivisezione onlus si è costituita per questo parte civile nel processo. I fatti risalgono a febbraio 2012 quando una donna residente a Castelvenere ha notato nel suo giardino una polpettina di carne e ha avvertito la Questura di Benevento. Sul posto è intervenuta una volante: gli accertamenti degli agenti nel giardino della signora, e in quello confinante, portarono alla scoperta di altre polpette che erano state da loro preparate con pezzi di vetro e veleno. Le analisi condotte nell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno hanno confermato il tutto. Così madre e figlio dovranno rispondere di tentata uccisione di animali. Considerati i numerosi casi di avvelenamento che hanno mietuto vittime animali nel beneventano, e la potenziale pericolosità per i cittadini derivata dallo spargimento di bocconi avvelenati nell’ambiente, la lega ha chiesto al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, di intervenire, anche in collaborazione con il Ministero della Salute, affinché siano prese tutte le misure di prevenzione, controllo e sensibilizzazione che un problema così serio rende assolutamente necessarie. Prima udienza dibattimentale, dopo gli adempimenti di rito, è stata rinviata al 6 maggio 2014.