ALIFE. Come può un ex giudice di pace avallare e votare favorevolmente per una metodologia di voto in palese contrasto con un regolamento comunale e una legge regionale? L’interrogativo della Pasqualetti e Di Muccio.
“Delle due, l’una: o il Sindaco ignorava l’esistenza di regolamento e legge regionale oppure ha subito pressioni o consigli sbagliati dai componenti della Giunta”.
Crisi di maggioranza che si acuisce ancora di più nella breve e, fino ad esso, inconcludente amministrazione comunale Di Tommaso. Al primo importante punto da risolvere nel mandato elettorale la maggioranza, dunque, si sbriciola: quello inerente la scelta della Commissione Ambientale. Ed è stato lo stesso primo cittadino a rilasciare, da qualche ora, delle dichiarazioni in merito al comportamento di due consigliere della sua stessa maggioranza, che non solo non hanno votato unitamente al gruppo di governo del paese ma hanno addirittura abbandonato l’aula. Ecco, dunque, la risposta, ferma e decisa, di Alessandra Pasqualetti e Silvia Di Muccio (nella foto). “Il Sindaco dichiara che nei giorni scorsi c’è stata la richiesta da parte nostra di “qualche cambiamento nella Giunta […] probabilmente sarà questo il motivo”, riferendosi probabilmente al nostro abbandono dell’aula sulla votazione del metodo di voto – riferiscono le due consigliere. Non crediamo che il Sindaco stia tentando di far passare il messaggio che abbiamo abbandonato l’aula perchè vogliamo diventare assessore. Sarebbe sciocco supporlo perchè, come attesta il verbale della seduta del Consiglio, abbiamo abbandonato l’aula a causa della ferma intenzione di Sindaco e colleghi di procedere ad un voto palesemente fuori norma: c’è un regolamento comunale che sancisce le operazioni di voto, le medesime stabilite dalla legge regionale in merito. I nostri principi ci hanno portato fin qui a “lavare i panni sporchi in casa”, come si suol dire, ma a questo punto non soltanto confermiamo che abbiamo chiesto immediati cambiamenti, ma appare chiaro anche il perchè: come può un ex giudice di pace avallare e votare favorevolmente per una metodologia di voto in palese contrasto con un regolamento comunale e una legge regionale? Delle due, l’una: o il Sindaco ignorava l’esistenza del regolamento e della legge regionale, oppure ha subito pressioni o consigli sbagliati dai componenti della Giunta. Visto il perenne stato emergenziale dell’Ente, è perciò necessario secondo noi procedere con atti risoluti e concreti ad un cambio di rotta immediato, affinchè errori simili non si ripetano e che la legge vada rispettata fino all’ultima virgola”.