ALIFE / ALVIGNANO / PRATELLA / CAIANELLO. Scandalo depuratori, i primi avvisi di garanzia: colpita l’intera provincia di Caserta, non indenne l’alto casertano.
Curioso il fatto che alcuni enti non avrebbero mi avuto un sistema di depurazione oppure sarebbe stato inefficiente, come Riardo e Pratella, regni delle famose acque minerali.
Scandalo sistemi di depurazioni, dopo lunghe indagini arrivano i primi verdetti: in molti Comuni della provincia di Caserta sono inefficienti, superati tecnologicamente ed in diversi casi sottodimensionati rispetti alle reali esigenze della utenza servita, e pertanto portano all’inquinamento di torrenti e i fiumi. Scattano, dunque, i primi avvisi di garanzia per amministratori pubblici, tecnici comunali ed imprenditori privati che gestivano i sistemi di depurazione. Tra le 21 fasce tricolori, a risultare indagati sarebbero Carmine Antropoli di Capua, da Alvignano Angelo Di Costanzo, attualmente anche consigliere regionale di Forza Italia, di Castel Morrone, Pietro Riello, anche assessore provinciale del Nuovo Psi, di Sessa Aurunca, Luigi Tommasino. Addirittura alcuni enti non avrebbero mai avuto un sistema di depurazione, come il comune di Riardo, e paradosso è il fatto che è conosciuto in tutto il mondo per le sue acque minerali, ma anche l’altro Comune dell’alto casertano nelle cui rocce è presente una famosa acqua minerale, Pratella, non ha un depuratore efficiente. A Calvi Risorta sarebbero indagati addirittura gli ultimi tre sindaci: Giacomno Zacchia, Antonio Caparco e Giovanni Marrocco.
Questi i Sindaci che risulterebbero indagati:
- Antropoli Carmine, sindaco di Capua;
- Rielllo Piero, sindaco di Castel Morrone;
- De Risi Salvatore, sindaco di Carinola;
- Di Costanzo Angelo , sindaco di Alvignano;
- Montone Antonio, sindaco di Castello Matese;
- Di Salvo Alberico, sindaco di Conca della Campania;
- Feroce Marino, sindaco di Caianello;
- Carusone Antonio, sindaco di Pontelatone;
- Zona Antonio, sindaco di Giano Vetusto;
- Tommasino Luigi, sindaco di Sessa Aurunca;
- Ferrucci Eugenio, sindaco di Marzano Appio;
- Marrocco Giovanni, sindaco di Calvi Risorta
Inoltre ci sarebbero anche ex amministratori comunali, quali Antimo Nocera (Dragoni), De Simone Angelo (Tora e Piccilli), Laurenza Vincenzo (Rocchetta e Croce), Sion Emilio (Pratella), Caparco Antonio (Calvi Risorta), Mannillo Gennaro (Carinola), Zacchia Giacomo (Calvi Risorta), Di Meo Luciano (Sessa Aurunca), Angelo Izzo (Riardo), Viccione Giovanbattista (Capriati a Volturno), Giorgio Magliocca (Pignataro Maggiore). Questi, inoltre, tutti gli enti coinvolti: Alife, Alvignano, Caianello, Calvi Risorta, Capua, Capriati a Volturno, Carinola, Castel Morrone, Castel Di Sasso, Castello Matese, Conca della Campania, Dragoni, Falciano del Massico, Fontegreca, Giano Vetusto, Gioia Sannitica, Liberi, Marzano Appio, Pietramelara, Pignataro Maggiore, Pratella, Pontelatone, Riardo, Rocchetta e Croce, Sessa Aurunca, Tora e Piccilli, Vairano Patenora.
Senti come puzzano questi campani,
fanno scappare anche gli animali,
son colerosi sti terremotati,
che col sapone non si son mai lavati.
Campania Merda, Campani Colera,
siete la vergogna dell’Italia intera!
Campano, lavora duro
che a Berlusconi devi dare pure il culo!!!
Berlusconi Merda, Berlusconi Merda..
Finalmente si è arrivati a prendere sul serio questo problema indecente.
Che a poco a poco la provincia di Caserta possa acquisire i requisiti di civiltà per entrare nella CE?
Fino a quando non si “depurano” questi “soggetti”, sempre e solo pronti a chiedere e ottenere money, in cambio di niente, se non danni.
Casertani ! Che brutta RAZZA che siete!!!