ALIFE. Centenario della fine della Grande Guerra: encomio all’ultimo combattente alifano Giovanni Di Franco ed il ricordo del dr. Ennio Isabella.

Grande commozione da parte di tutti i partecipanti. Al Cav. Giovanni Di Franco ultimo combattente alifano vivente, l’attestato di “Encomio speciale alla resistenza”. Il ricordo del caduto “Giacomo Cirioli” e di tutti i caduti alifani, da parte del Dott. Ennio Antonio Isabella.

L’Istituto Comprensivo di Alife retto dalla Preside Bernarda De Girolamo, in collaborazione con il Movimento Internazionale per la Pace III Millennio della provincia, con il patrocinio del Comune di Alife ha celebrato il centenario della fine della Grande Guerra . L’ vento è parte integrante del progetto educativo della “Fiaccola della Pace” partito dall’anno 2014 per il quale la Scuola ha siglato il “Patto di Pace” aderendo alle “Scuole di Pace”. Lo storico evento che culmina in quest’anno 2018 è stato fatto coincidere con la Giornata dell’ Albero e dei diritti dell’infanzia, così che gli alunni coadiuvati dalla docenti, hanno potuto sviluppare pensieri e disegni sul tema della Pace, degli Alberi e dei diritti dell’infanzia. La manifestazione è partita da piazza della Liberazione dove, davanti al Monumento ai caduti alla presenza delle Istituzioni è avvenuta l’ accensione della Fiaccola della Pace, quindi gli alunni hanno dato voce ai nomi dei caduti e dei dispersi alifani durante la prima guerra mondiale seguito da un momento di silenzio. La manifestazione è proseguita con un corteo che ha attraversato un breve tratto del centro storico del paese per giungere fino a Piazza Termine, dove ha fatto sosta sul punto in cui cadde la bomba durante la seconda guerra mondiale. Qui gli alunni hanno declamato altri pensieri sulla Pace e invocato Pace per la comunità alifana, per le famiglie, per chi versa in condizioni di precarietà, di malattia e invocato Pace per il mondo intero. Gli alunni hanno deposto sul punto in cui cadde l’ordigno bellico che seminò numerose vittime tra la popolazione alifana, un fascio di rametti d’ulivo dell’ “Albero della Pace” dedicato ai caduti alifani della grande guerra e di tutte le guerre in segno di rispetto e di memoria. Il corteo si è rimesso in marcia per giungere presso l’area antistante la scuola dell’Infanzia in Via Volturno davanti all’ Albero della Pace, il Monumento vivo sempreverde simbolo della mobilitazione della Fiaccola della Pace, dedicato, come si diceva a tutti i caduti alifani della grande guerra e a tutte le vittime delle guerre, attentati, terrorismo, criminalità e mafie di Alife e nel mondo. Davanti all’Albero della Pace sono seguiti gli interventi finali e gli interventi degli Ospiti, fra questi l’ultimo combattente e reduce alifano ancora vivente il Cav. Giovanni Di Franco che commosso per quanto svolto in questa giornata ha ricordato ai giovani l’importanza di cercare e volere la Pace, di volere e fare sempre il bene. Altro ospite il Dott. Ennio Antonio Isabella, ex direttore sanitario dell‘Ospedale Civile di Piedimonte Matese, presente quale famigliare erede del caduto in guerra Giacomo Cirioli medico volontario. Il Dott. Isabella rivolgendosi ai giovani ha ricordato l’importanza di ricordare e fare memoria dei nostri cari, perchè chi è morto combattendo per la Pace, non muore mai ed è sempre vivo fa noi attraverso l’Albero sempreverde dell’ulivo qui presente nella nostra comunità. Presente tra i partecipanti anche lo storico prof. Giovanni Guadagno, ex Sindaco della Città di Alife, e i familiari eredi di “Luigi Iameo” e di “Giuseppe Sasso”, altri caduti alifani durante la prima guerra mondiale, ai quali è stato consegnato il ramoscello dell’ulivo dell’Albero della Pace con l’attestato in memoria del proprio familiare caduto. Al Cav. Giovanni Di Franco ( accompagnato dal figlio prof. Vincenzo Di Franco) il Movimento per la Pace per le mani della Presidente Agnese Ginocchio, insieme all’Amministrazione comunale presente con le due Assessori Caterina Ginocchio e Anna Maria Morelli e all’Istituto Comprensivo presente con le docenti delle classi 4 e 5 della primaria e della secondaria di 1° grado che hanno preparato gli alunni, la Dirigente scolastica Bernarda De Girolamo, la vice Maddalena Di Muccio ed il prof. Sistantonio Paterno, hanno consegnato l’Attestato di “Encomio Speciale alla Resistenza”, quale ultimo reduce e combattente alifano ancora vivente. Sono stati presenti altri ospiti che hanno portato i loro saluti: L’Associazione “Combattenti e Reduci” sezione di Piedimonte Matese con i soci Mimmo Civitillo e Armando Basileo, il Circolo della terza età con il presidente Francesco Montalbano, il presidente del MIR Napoli e Campania prof. Ermete Ferraro che ha portato un messaggio sul tema della Pace e della Nonviolenza, il presidente del Parco Regionale del Matese Dott. Vincenzo Girfatti venuto appositamente da Napoli per portare il suo personale messaggio di sostegno alla manifestazione storica, il neo parroco di Alife don Pasqualino Rubino che ha portato il saluto di Pace ai presenti, il Forum dei Giovani con il presidente Domenico Italiano. Tutte queste istituzioni poi sono state chiamate dalla presidente del Movimento per la Pace a sottoscrivere la “Dichiarazione di Pace”, di cui una parte è stata declamata dal vice presidente del Movimento Gino Ponsillo, in segno di promessa e di solenne impegno per la Pace, nel centenario della fine della grande guerra. Hanno inoltre presenziato in rappresentanza del Comune di Falciano del Massico, che presto ospiterà il passaggio della “Fiaccola della Pace”, l’Assessore Antonietta Rucco e la Vice Sindaco Maria Palmina Manica che hanno portato un saluto di Pace. Un ringraziamento alla Polizia Municipale per il servizio d’ordine e sicurezza effettuato e al prof. Tonino Macchiarelli per il supporto fotografico apportato alla manifestazione e Media TV per le riprese. Una grande giornata iniziata con la nebbia e terminata con i raggi di un sole Arcobaleno che ha accarezzato con i suoi raggi l’intero piazzale dove sorge l’Albero della Pace, il Monumento vivo “silente” dei 100 anni della grande guerra, dedicato alla memoria di tutti nostri cari. “Possa la santità del lavoro redento, fugare e uccidere per sempre il sanguinante spettro della guerra, per noi e per tutte le genti del mondo. Questa la speranza e la maledizione nostra, contro chi la guerra volle e risogna (la toccante dedica di titolazione dell’Albero della Pace, tratta dal monumento ai caduti di Toletino del 1922)

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