ALIFE. Chiesta “la testa” della Ginocchio, la Sindaca in difficoltà: per ora non c’è rimpasto in Giunta, ma è evidente crisi di maggioranza.

“Settembre è il mese caratterizzato dall’inizio del campionato di calcio e dall’avvio delle scuole: questo governo non è in grado di assicurare nè l’uno, nè l’altro” (nella foto, i due capigruppo di opposizione, Guadagno e Di Caprio, e la ex capogruppo di maggioranza, Pasqualetti).

Prendendo a prestito una frase dello “statista” Massimo D’Alema che, analizzando le prime azioni di un Governo a guida Berlusconi, sentenziò: “settembre è il mese caratterizzato dall’inizio del campionato di calcio e dall’avvio delle scuole: questo governo non è in grado di assicurare nè l’uno, nè l’altro”, certamente non è un azzardo associare questo concetto con l’attuale governo del paese Alife, a guida “Rinascita alifana”. Quando è che si è partiti, oltrechè a riscaldare i motori dei due scuolabus in dotazione al Comune di Alife, anche per farsi trovare pronti per l’avvio della mensa? Forse nel mese di luglio, forse in quello di agosto? Sta di fatto che, stando alle prime azioni mosse in proposito della neo amministrazione comunale, gli allievi dei plessi scolastici di Alife hanno “regolarmente” iniziato a frequentare le scuole e “regolarmente” si sono ritrovati senza nè trasporto nè refezione scolastica. Sarà stato questo uno dei motivi principali (ma noi sappiamo che ce ne sono diversi) per i quali è stata chiesta “la testa” dell’assessore con delega, tra le altre, alla pubblica istruzione, Caterina Ginocchio? La sindaca Di Tommaso sembra essersi smarcata (anche da questa situazione, ma ora cominciano a diventare troppe le questioni alle quali la fascia tricolore si defila, anzicchè affrontarle in prima persona e con la determinazione di un primo cittadino!!!). Crisi di maggioranza dunque aperta, dove alcuni hanno chiesto il classico rimpasto in giunta (ne ha fatti già due il sindaco Di Lorenzo a Piedimonte Matese in un anno di amministrazione): soluzione che sembra essere stata rispedita al mittente, almeno per il momento, e tutto resta invariato. Così come restano i nodi: la commissione ambientale ed il suo presidente (in pole position ancora il “discusso” Filippo Mercorio), ma soprattutto la posizione dell’amministrazione sulla ventilata ipotesi di un nuovo progetto del biodigestore (ancora!!!) da far nascere in città. A breve un (annunciato infuocato) consiglio comunale dovrà necessariamente portare chiarezza.

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