ALIFE. Congresso cittadino PD fantasma: una sola lista in campo e votazioni rinviate a mercoledì 26 febbraio. Poi la segreteria provinciale smentisce: tutto ancora possibile.
La garante Raffaella Zagaria verbalizza gli interventi ed alle ore 18,00, in aula consiliare, scioglie la seduta con queste precisazioni: le votazioni per il rinnovo del direttivo si svolgeranno mercoledì 26 febbraio alle 15,30, la lista presentata è una sola, quella che vede Giuseppe Santagata candidato alla segreteria, non ci saranno altre liste. Precisazioni smentite qualche istante dopo dal responsabile organizzativo Franco De Michele: sarà assolutamente possibile presentare altre liste, con altri candidati alla segreteria e nomi del direttivo a corredo.
Nel giorno in cui giura a Palazzo Chigi a Roma il nascente Governo del presidente incaricato Matteo Renzi… ad Alife si consuma l’ennesimo strappo all’interno di un partito, quello democratico, da anni lacerato al suo interno, e per questo ha avuto decisamente più delusioni che soddisfazioni negli ultimi tempi. Matteo Renzi, che dovrebbe essere motivo d’orgoglio di un partito democratico presentare un così energico ragazzotto alla guida del paese Italia, un Sindaco, quello di Firenze, eletto veramente in giovane età, ma anche presidente di provincia, quella fiorentina, ed ora nominato (e non eletto, si badi bene) Presidente del Consiglio, a soli 39 anni il più giovane nella storia della Repubblica Italiana, non il più giovane in Europa ma sicurametne il più giovane nella storia d’ Italia. Motivo d’orgoglio si diceva, e invece, nel giorno del giuramento di un Governo composto da membri giovani (età media più giovane in Europa), energici e pieni di voglia di fare, con la metà di donne, c’è chi all’interno del partito stesso (Pippo Civati, tra l’altro sfidante proprio di Matteo Renzi alle primarie) lancia un sondaggio online se è il caso dare o meno la fiducia al nascente Governo. E’ la solita litania del partito, quella di incunearsi sempre nella strada più difficile, come se il farsi del male sarebbe una prerogativa, una caratteristica… insomma, quasi come un’identità. Il Partito democratico ad Alife non è da meno. Dopo gli ultimi burrascosi anni, in cui si è assistito a tutto e di più, c’è anche di peggio, e forse, visti i presupposti con cui si è svolto questo pomeriggio un fantomatico congresso cittadino, ce ne sono da vedere ancora delle belle, o meglio, delle brutte. Arriva in aula consiliare la garante inviata dalla segreteria provinciale del partito, Raffaella Zagaria, che dovrebbe essere imparziale e garante, appunto, dello svolgimento del congresso in vista del rinnovo del direttivo cittadino. Insieme alla Zagaria viene a tastare di persona come è messo (male!!!) il partito in città anche Gianluca Pascarella, altro “renziano di ferro”. Congresso subito “monco”, giacchè a mancare è proprio il direttivo uscente, a cominciare dal segretario cittadino Gianfranco Di Caprio. Non si presentano nessuno dei componenti uscenti, e perdono l’occasione di presentare una nuova lista, magari a sostegno di nuovo del Di Caprio o di altro potenziale segretario-coordinatore cittadino. Ma il congresso non è stato “monco” solo per questo: anche quella che dovrebbe essere l’alternativa, e raccogliere i cocci di un partito in frantumi per rilanciarlo, appare subito lacerata e confusa. In aula consiliare sono stati presenti Alfonso Santagata, Marco Bergamin, entrambi consiglieri comunali di maggioranza, e tale Giuseppe Santagata, poi scoperto candidato alla segreteria del partito, salvo una fugace apparizione dell’altro consigliere comunale di maggioranza a sostegno di una lista fantasma, Emilio Del Giudice. Alternativa lacerata e confusa, si diceva, giacchè sono piovute addosso all’aggregazione imbastita critiche di scarsa partecipazione democratica, di assoluta mancanza di confronto, di arroganza politica d’altri tempi (la scelta del candidato alla segreteria non è stata condivisa, ne discussa democraticamente). La squadra, che poi si scopre essere composta dai nomi già citati (tale Giuseppe Santagata candidato segretario, quindi Alfonso Santagata, Emilio Del Giudice e Marco Bergamin, salvo poi ripescare un altro ragazzotto barcollante, che sembrava appena svegliatosi da un piacevole sonnellino pomeridiano e capitato lì per caso, invitato a far parte del direttivo: Alfredo Frattolillo), non aveva altre alternative. La garante Zagaria verbalizza gli interventi ed alle ore 18,00, in aula consiliare, scioglie la seduta con queste precisazioni: le votazioni per il rinnovo del direttivo si svolgeranno mercoledì 26 febbraio a partire dalle ore 15,30, la lista presentata è una sola, quella che vede appunto Giuseppe Santagata candidato alla segreteria, non si sono e non ci potrà più essere la presentazione di altre liste. Ma allora nemmeno l’aggiunta di altri nomi, come conferma la Zagaria, sarà possibile effettuare, quindi la lista di Giuseppe Santagata si presenterà con i quattro nomi citati nel direttivo: Alfonso Santagata, Emilio Del Giudice, Marco Bergamin e Alfredo Frattolillo. Precisazioni smentite qualche istante dopo dalla segreteria provinciale di Caserta, in particolare dal responsabile organizzativo Franco De Michele: è, e sarà assolutamente possibile, presentare altre liste, con altri candidati alla segreteria e nomi del direttivo a corredo. Ora delle due una: se le operazioni si sono chiuse questa sera la lista per le votazioni di mercoledì 28 febbraio è una sola, quella che vede Giuseppe Santagata candidato alla segreteria, non si accetteranno altre liste, ma questa già presentata potrà avere solo quattro nomi nel direttivo: Alfonso Santagata, Emilio Del Giudice, Marco Bergmin e Alfredo Frattolillo, quindi nessuna donna e nessun volto nuovo. L’altra possibilità, come precisato da De Michele, invece, è che c’è tempo fino alle votazioni di presentare altre liste, altre aggregazioni, quindi c’è tempo per lo stesso segretario uscente Di Caprio di presentare proposte alternative e, perchè no, visto lo stato sempre più confusionario del partito, anche altre liste ancora. Fino alle votazioni, ma non è nemmeno sicuro che si voti mercoledì 28 febbraio, giacchè non è stata data per nulla adeguata informazione del congresso cittadino, è quindi non in regola con le procedure. Insomma il nuovo direttivo parte, se parte, decisamente non sotto buoni auspici, e sicuramente non sotto buoni propositi.
i soliti noti!!!