ALIFE / DISSESTO. Maggioranza Cirioli lacerata, ecco il primo atto politico del gruppo dei “dissidenti”: notificata la richiesta di convocazione Consiglio comunale per revoca delibera IMU.
Una riunione di maggioranza “monca” quella di ieri sera in Municipio: mancavano, difatti, Santagata e Giammatteo (non desiderati) ma… le due signore si sono fatte ben valere al cospetto dei 5/13.
Confermata la richiesta del gruppo dei consiglieri, Alfonso Santagata, Angelo Giammatteo, Maria Meola e Rosa Di Lauro (nella foto), da tempo in disaccordo con la politica dei 5/13, i cinque componenti (Cirioli, Sasso, Di Caprio, Pece e Zazzarino) sui tredici che esprime l’assise, cioè un Consiglio comunale per discutere della revoca della deliberazione inerente le variazioni delle tariffe IMU, aumentate in maniera esponenziale dalla giunta esecutiva e poi portate in assise. Tale delibera, la numero 7 del 17 marzo scorso, determina il valore delle aree fabbricabili ai fini dell’imposta municipale IMU in maniera sproporzionata rispetto al valore reale, di mercato, in vigore. Quattro consiglieri che, numeri e regolamenti alla mano, possono chiedere un Consiglio comunale (ad onor del vero, lo ha chiesto immediatamente dopo anche il gruppo di minoranza capeggiato da Roberto Vitelli): ed è, questo, il primo atto politico del neo costituito (anche se non ancora ufficialmente) gruppo consiliare che, nei fatti, invece, formalmente esiste già, e da tempo. Un gruppo che non ha condiviso molte delle scelte politiche dei 5/13 attuate negli ultimi mesi, non ultimo la scellerata decisione circa il dissesto finanziario. Pronti anche a consegnare le deleghe, per lasciare ampio spazio all’esecutivo di attuare il “disegno politico”. Con la promessa, però, che d’ora in poi si voterà secondo coscienza ogni volta che si sarà chiamati nelle sedi consiliari.