ALIFE. Dissesto, mentre si allungano i tempi per presentare le istanze di ammissione al passivo, l’attivo si arricchisce di ulteriori 216mila euro: ecco il fondo cassa di competenza della Commissione.
Il consiglio comunale che ha deliberato il fallimento del Comune di Alife (nella foto, Salvatore Cirioli, Luca Sasso, Gianfranco Di Caprio, Daniela Pece e Debora Zazzarino, unitamente alla segretaria comunale dell’epoca, Antonietta Fortini).
E’ di oltre 216mila euro (216.921,35 euro) il fondo cassa di competenza dell’OSL, l’Organismo Straordinario di Liquidazione che sta gestendo le fasi del fallimento del Comune di Alife, deliberato come si sa, prima in giunta esecutiva e poi in consiglio comunale, da Salvatore Cirioli, Luca Sasso, Gianfranco Di Caprio, Daniela Pece e Debora Zazzarino. Una conseguenza del dissesto, deliberato nell’aprile del 2017, (ma deciso diversi mesi prima dagli stessi soggetti attori) è che l’OSL ha competenza “relativamente ai fatti ed atti di gestione verificatisi entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’ipotesi di Bilancio Stabilmente riequilibrato” (quindi, parliamo del 31 dicembre del 2016). E tra le competenze dell’OSL vi è l’acquisizione e la gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento, e nella “costituzione della massa attiva concorre anche il fondo cassa alla data del 31 dicembre 2016, rideterminato ai sensi dell’art. 6, comma 2, lettera a), del D.P.R. n.378/1993”, “così come determinato in contraddittorio tra il Tesoriere, Revisore Unico e Responsabile del servizio finanziario”.
Siete solo degli incapaci poveri alifani.