ALIFE. Il Vescovo Di Cerbo reggente della Cattedrale, ma solo fino al 31 ottobre: in preallarme Meola o un clamoroso ritorno di Don Cesare?

mons. valentino di cerbo
Per lui si sono spesi tantissimi fedeli, e per lui hanno raccolto oltre mille firme pur di farlo rimanere, sottoscrizioni inviate anche a Sua Santità Papa Francesco a Roma.

Dopo l’inspiegabile “allontanamento” di don Cesare Tescione, nominato dallo stesso Monsignore Di Cerbo amministratore della parrocchia Santa Maria Assunta di Alife nel settembre del 2015, è stato lo stesso vescovo della Diocesi Alife – Caiazzo a prendersi le redini della gestione della cattedrale Maggiore, ma a tempo, in quanto a fine mese, quindi entro il prossimo 31 ottobre, dovrà provvedere a nominare un altro prelato, che possa con regolarità celebrare le Sante Messe e far ritornare ad una gestione ordinaria la più importante parrocchia del  paesello. Ma chi nominerà S.E.? Lascelta potrebbe cadere su don Meola, originario proprio di Alife, con una lunga esperienza alla parrocchia di San Ferdinando ad Alvignano prima della collocazione a Piedimonte Matese. Ma proprio da Piedimonte potrebbe esserci un clamoroso ritorno: quello di don Tescione, ora mandato a gestire la parrocchia di San Giovan Giuseppe della Croce alla frazione Totari di Alife. Per lui si sono spesi tantissimi fedeli, e per lui hanno raccolto oltre mille firme pur di farlo rimanere, sottoscrizioni inviate anche a Sua Santità Papa Francesco a Roma. Gli effetti di queste firme, in un modo o nell’altro, non sono cadute nel vuoto. E questo per diversi sviluppi che ha avuto la vicenda.

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