ALIFE. Miglioramento ambientale per la tutela del territorio provinciale: 27mila euro per la discarica in località “Jungere”.

Messa in sicurezza e bonifica del sito, chiuso nel 1994 e su cui fu effettuato un unico intervento di sistemazione e sicurezza mediante la copertura dei rifiuti con telo impermeabile.

La Provincia di Caserta, con decreto monocratico presidenziale n. 131, ha approvato l’intervento di caratterizzazione ambientale della discarica in località Iungere del Comune di Alife, impegnando per l’occorrenza la somma di euro 27.000. L’intervento di caratterizzazione, tipologicamente, si sostanzia nella identificazione di un sito potenzialmente inquinato attraverso una ricostruzione di attività che consentono di delineare i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, così da avere informazioni di base per poter poi procedere con decisioni più appropriate per la messa in sicurezza e bonifica del sito. La discarica in località Iungere fu chiusa nel 1994 e fu effettuato un unico intervento di sistemazione e sicurezza mediante la copertura dei rifiuti con telo impermeabile. Attualmente la discarica, inserita nel Censimento dei siti Inquinati, a seguito delle indagini preliminari condotte nel Giugno del 2006, rientra nell’elenco dei siti contaminati. L’attuale provvedimento rientra nelle azioni di miglioramento ambientale che la Provincia di Caserta sta perseguendo da tempo a tutela ed a salvaguardia del territorio provinciale. “Intendiamo dare massima attenzione a quelle che sono le problematiche ambientali di Terra di Lavoro – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca – territorio già duramente ferito nel passato. Dobbiamo intervenire appena possibile e porre in essere tutti quegli interventi di bonifica necessari per portarli a compimento e restituire il territorio alla collettività provinciale libero da elementi inquinanti. La tutela e la salvaguardia del nostro territorio, infatti, devono essere le linee guida delle azioni e degli interventi non solo delle istituzioni, degli enti e delle associazioni ma di tutti i cittadini di Terra di Lavoro. A tal fine dobbiamo perciò cooperare tutti all’unisono – ha concluso Magliocca – per far sì che il nostro territorio non venga più denominato “terra dei fuochi” ma, appunto, Terra di lavoro, di operosità, di bellezza, come è sempre stata qualificato nel corso dei secoli”.

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