ALIFE. Nubifragio investe la città e la prima a saltare è la condotta fognaria nei pressi del depuratore: liquami invadono i vicini terreni coltivati provocando ingenti danni.
Voce grossa pare l’abbiano fatto i proprietari dei terreni e gli agricoltori, che lamentavano una azione di risarcimento danni ad opera del municipio ed invece si sono ritrovati con un’altro danno.
Ci risiamo: bastano delle piogge abbondanti e lo scolo delle acque fognarie va in tilt. Questo in particolare nei pressi del depuratore, quello di Via Vado Largo, quello per il quale la precedente amministrazione comunale, capeggiata dal già sindaco Cirioli, con assessore all’ecologia Di Caprio, ne aveva fatto un motivo di vanto, di attenzioni particolari, addirittura destinando i fondi derivanti dalla rinuncia alle indennità di carica (ma fino al dicembre del 2016) alla manutenzione del precedente depuratore, e non investendo, invece, tempo ed energie alla definitiva concessione del finanziamento regionale (pari ad oltre 2milioni di euro) per la costruzione ex novo di un altro depuratore. Ma non si è fatto i conti con la condotta fognaria che alimenta tale depuratore, probabilmente la prima a necessitare di una manutenzione, non solo ordinaria ma straordinaria. E’ di qualche settimana fa l’intasamento di tale condotta che ha letteralmente fatto defluire i liquami nei terreni circostanti, coltivati ad ortaggi, che sono andati completamente distrutti. Ma la cosa si è ripetuta adesso, con un’altro intasamento nelle bocche di scarico delle fogne, i cui liquami si sono nuovamente riversati nei terreni ancora coltivati ad ortaggi. Voce grossa pare l’abbiano fatto i proprietari dei terreni e gli agricoltori, che lamentavano una azione di risarcimento danni ad opera del municipio ed invece si sono ritrovati con un’altro danno, ancora maggiore del precedente.