ALIFE / PIEDIMONTE MATESE. Consorzio Bonifica, tutto deciso: ma che confusione. La città di Alife fa la parte del leone con Santagata presidente, Bergamin vice, Del Giudice capogruppo di maggioranza e la Di Muccio delegata al GAL.

piedimonte matese consorzio bonifica aula consiliare 600Asse Caputo – Oliviero prende tutto, anche la delegata regionale, la confermata Gianfrancesco, consorte del già sindaco di Baia e Latina, di Forza Italia però.

Per vederli tutti insieme bisogna andare indietro nel tempo di tredici anni: nel 2004 correvano per Maria Cirioli candidata a Sindaco della città di Alife, con regista dell’operazione l’on. Dante Cappello (eccezione, dei Bergamin era candidato il fratello Domenico, dei Di Muccio il padre Silvio). Ora tutt’altra storia. E non sarà una serata facile in Viale della Libertà, sede del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, quella di questa sera che attende un consiglio generale dagli esiti scontati ma a cui si è arrivati non senza strascichi polemici. Da tempo Marcucci (Angelo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento), persona competente e seria, che viene dal mondo della scuola, prima come docente, quindi ispettore, ora da provveditore, ha alzato bandiera bianca nella corsa alla presidenza, lui che aveva estimatori tra gli eletti consiglieri ma non ancora i numeri, ma probabilmente non li ha cercati neppure con convinzione, forse affascinato dall’idea di diventare primo cittadino nella sua Alvignano (esiste da tempo, ma non si dice ad alta voce, un “accordo” con la maggioranza uscente orfana di Di Costanzo). Ed ecco che le porte si sono spalancate per l’altro contendente, Santagata (Alfonso, che ad Alife fa il consigliere di maggioranza, rientra nelle attenzioni di Caputo, Nicola da Teverola, europarlamentare Pd, ma qui per avere la maggioranza al Consorzio l’ha dovuta cercare addirittura in Regione, oltre che al mondo dell’associazionismo: vedi la Coldiretti in primis). Sarà stata una maggioranza “scivolosa” si sono cercati, e trovati, i numeri nel gruppo di Raffaele Ferraiuolo, che da “vecchio” e “volpone” (politicamente intendiamo) li ha offerti, chiedendo, ed ottenendo, la vice presidenza, che è puntualmente arrivata per un eletto della sua lista, Bergamin (Luigi, detto Gigetto, sempre da Alife) che, guarda caso, rientra nelle attenzioni di Oliviero, Gennaro da Sessa Aurunca, consigliere regionale Pd. E da Alife viene anche la Di Muccio, Maddalena ultima candidata alle regionale per il Pd, che ad Alife fa l’architetto ma qui sarà la delegata al GAL Alto Casertano. In deputazione ne entreranno in cinque (ma è prevista una rotazione), tutti appannaggio della lista numero 1 “terra e Acqua”: Di Robbio, Raffaele da Pietravairano, che di professione fa il chirurgo, ed è vice presidente uscente; quindi il primo degli eletti, Della Rocca, Landino, oltre a due dal beneventano. Ed ancora, Del Giudice, l’Emilio da Alife, farà il capogruppo di maggioranza. Con buona pace di tutti: dei delegati, dei politici di riferimento, della Coldiretti dell’ “accontentato” De Simone, chissà se anche degli utenti, quelli che poi sono andati a votare, li hanno scelti, e pagano i ruoli, quelli che di “Terra e Acqua” ci campano.

Stampa

comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu