ALIFE. “Saremo tutti sindaci”, forse: il capogruppo di opposizione, Roberto Vitelli, si interroga. “Oggi i pochi amministratori al comando fanno finta di niente”.

alife-consiglio-12-06-2017-bSenza mezzi termini Vitelli accusa Cirioli di poca dignità: “Una squadra di calcio deve sempre scendere in campo in undici giocatori, mai in otto, sette e così via, perché in tal caso diventa impossibile giocare e quindi è meglio ritirarsi dal campionato”.

“La scorsa campagna elettorale è stata caratterizzata dal motto “Saremo tutti sindaci”, piu volte pronunciato nelle piazze dal gruppo “Uniti per Alife”. Questa frase lasciava intravedere ai cittadini la speranza di una forma di “amministrazione partecipata” della cosa pubblica. Purtroppo, solo pochi mesi dopo il risultato elettorale, la gestione comunale, che doveva essere un esempio di fulgida democrazia, si è rivelata un “governo di pochi”, con decisioni assunte solo dal sindaco ed alcuni consiglieri e con l’esclusione di altri; ciò ha determinato duri scontri tra i membri della stessa maggioranza che, col passare del tempo, hanno creato delle fratture che oggi sembrano insanabili.  Il gruppo di opposizione, sin dal suo insediamento, non si è mai abbandonato ad una attività politica sterile ed ostruzionistica, ma ha partecipato attivamente ai consigli comunali, votando tutti quegli argomenti che facevano gli interessi della comunità e, in alcuni casi, ha anche evidenziato gli errori e le illegittimità di alcune delibere sollecitandone la revoca. Nello scorso mese di aprile, come un fulmine a ciel sereno, si è arrivati alla dichiarazione di dissesto senza che vi fosse stata una corretta e preventiva informazione ai consiglieri di minoranza, che sono stati investiti del problema solo dopo che la Giunta aveva già deliberato e fissato la data del Consiglio. Ci siamo quindi chiesti il perché di tanta fretta e quali fossero le ragioni di tale mancanza di trasparenza. In ogni caso, dopo il dissesto dell’Ente, non essendovi più una maggioranza stabile, il gruppo di opposizione, con senso di responsabilità, ha garantito che il consiglio comunale avesse in varie sedute il numero legale per adottare alcune delibere fondamentali per l’Ente ed ha anche collaborato con l’ufficio finanziario affinché fosse garantita la trasmissione alla Cassa depositi e prestiti della rendicontazione delle anticipazioni di liquidità (D.L.35/2013 etc.) ricevute dall’Ente. Oggi però è doveroso fare chiarezza, fornire una corretta informazione ai cittadini ed evitare strumentalizzazioni, ribadendo che l’attuale crisi amministrativa non riguarda in alcun modo la minoranza, ma si svolge tutta all’interno del gruppo di maggioranza, che si era proclamato “unito” per l’interesse di Alife e che oggi è invece ridotto a pezzi. Tuttavia oggi i pochi amministratori al comando fanno finta di niente e scelgono di attaccare con strali e minacce gli stessi membri della ormai ex maggioranza, che avevano sottoscritto il medesimo programma elettorale (di “Ferentino”) e fornito un importante contributo elettorale per la vittoria finale. Scusatemi, ma queste persone, da voi ritenute poco meritevoli, non sono forse le stesse che sono state insieme a voi sui palchi e nelle case nella scorsa campagna elettorale? Non e forse anche grazie ai voti di costoro che oggi continuate ad occupare una poltrona che sembra a voi tanto cara? Infine, vorrei ricordare a qualcuno che forse si ritiene onnisciente che le sentenze vengono pronunciate dai Tribunali e le indagini vengono svolte dalle Procure, per cui eviterei di parlare in materie nelle quali non si possiede alcuna competenza. Una squadra di calcio deve sempre scendere in campo in undici giocatori, mai in otto, sette e così via, perché in tal caso diventa impossibile giocare e quindi è meglio ritirarsi dal campionato. In politica, come nella vita, ci vuole dignità !!!

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