ALIFE / Verso il dissesto finanziario. Le due gravi ammissioni di Cirioli: “quel bilancio era falso” e la sua sottoscrizione alla relazione di inizio mandato (datato 3 agosto 2016) a “dati falsi”.

alife dissesto relazione inizio mandato cirioliNon sono bilanci approvati dalla sua amministrazione, bensì nella gestione commissariale, Anna Manganelli, nominata dal Prefetto di Caserta.

“Esistono delle pronunce giudiziarie riconducibili alle ipotesi di debito fuori bilancio, in fase di istruttoria da parte degli uffici comunali”. Ed inoltre: “Sulla base delle risultanze della relazione di inizio mandato del Comune di Alife la situazione finanziaria e personale non presenta squilibri”. Firmato il Sindaco Salvatore Cirioli. Datato Alife, 3 agosto 2016. parte da qui il  mandato elettorale del primo cittadino Cirioli, che aveva avuto modo e tempo, insieme ai tecnici comunali, di leggersi e studiarsi la documentazione finanziaria del Comune di Alife. Aveva sottoscritto quel documento di inizio mandato affermando, appunto, che la situazione finanziaria era sotto controllo, non presentava squilibri. Ieri sera, invece, nel corso di un’infuocata riunione in aula consiliare, spronato da cittadini ad “un’operazione verità”, affermata due gravissime accuse. La prima: “quei bilanci sono falsi”. Un’affermazione della quale il primo cittadino si assume tutte le sue responsabilità. Non sono bilanci approvati dalla sua amministrazione, bensì nella gestione commissariale portata avanti per due mesi, dal 4 aprile al 6 giugno, dalla commissaria straordinaria nominata dal Prefetto di Caserta, Anna Manganelli. La seconda grave irregolarità: il sindaco il 3 agosto ha sottoscritto quei documenti, quindi ha confermato di aver sottoscritto dei “documenti falsi”. Il Bilancio di previsione 2016 approvato nell’aprile 2016 dalla manganelli, appunto, presentava al titolo 1 delle entrate correnti somme per 5.483.701,67 euro, trasferimenti correnti per 205mila ed entrate extratributarie per ulteriori 599mila euro, altre entrate per 650mila euro, un totale entrate pari a 6.952.069,12 euro. Le uscite: spese correnti per 5.811.000, spese per rimborsi di prestiti per 255mila ed un recupero di disavanzo di amministrazioni precedenti pari a 884mila euro, con un totale uscite perfettamente in pareggio con le entrate pari a 6.952.069,12.

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