ALVIGNANO / CASERTA. Dissesto dell’Ente Provincia, il Presidente Di Costanzo: “Non venderemo i beni della Provincia per ripianare i debiti, ma per realizzare nuove opere, a cominciare dalle scuole”.
Contributo di 32milioni di euro imposto dal governo centrale alla Provincia dalle entrate per le immatricolazione delle auto, all’Ipt alle assicurazioni, “al quale avrebbe dovuto far seguito una riduzione del costo del personale: questa seconda parte non rispettata”, secondo il Sindaco di Alvignano.
Votato all’unanimità nel corso della seduta di consiglio di ieri, 29 dicembre 2015, il dissesto finanziario della Provincia di Caserta. L’Ente di corso Trieste avrà ora a disposizione novanta giorni per approvare il bilancio stabilmente riequilibrato. “Con oggi non abbiamo decretato il fallimento dell’ente, ma, semplicemente un disequilibrio per il bilancio del 2015 – ha sottolineato il presidente della Provincia Angelo Di Costanzo – nel 2016 approveremo tranquillamente il bilancio stabilmente riequilibrato svolgendo tutte le funzioni di nostra competenza. La dichiarazione di dissesto segna l’inizio di una nuova stagione per l’amministrazione provinciale fatta di una politica oculata che baderà a recuperare anche gli enormi crediti che l’ente vanta. Da questo punto di vista, già in questi primi mesi di mandato abbiamo avviato un lavoro che intendiamo portare avanti ancora con maggiore incisività nell’immediato futuro. Con il decreto Delrio è stato imposto alla Provincia di Caserta di dare un contributo di circa trentadue milioni di euro al governo relativo alle entrate per l’immatricolazione delle auto, all’Ipt alle assicurazioni al quale avrebbe dovuto far seguito una riduzione del costo del personale relativo alla diminuzione delle funzioni attribuite all’ente – ha spiegato il presidente – questa seconda parte del decreto, però, non è stata rispettata determinando una diminuzione vertiginosa delle entrate a fronte degli stessi costi di gestione. Tali sproporzioni, comunque, a partire dal prossimo anno dovrebbero essere in qualche modo sanate dal governo con gli emendamenti alla legge di stabilità».
di costanzo cerca di ridimensionare il default ma intanto continua ad elargire incarichi a destra e a manca