BAIA E LATINA. Impianto di potabilizzazione, “il Sindaco si ricorda di comunicare alla cittadinanza che l’acqua è ritornata misteriosamente, dopo circa 4 mesi, potabile”.

La nota dei consiglieri comunali di minoranza Massimo Leardi e Vincenzo Friello (nella foro, con la fascia tricolore Giuseppe Di Cerbo)

Se in tutti questi anni, precisamente dal 2016 ad oggi, i cittadini di Baia e Latina non si fossero accorti della efficienza degli amministratori comunali, oggi 29 novembre 2024 hanno presa coscienza di quanto sono accorti e di quanto si curano e si adoperano per  la salute dei propri cittadini:

In data 7 agosto 2024 il Sindaco emana l’ordinanza, n° 21 con la quale, in ragione dell’intervento di manutenzione straordinaria all’impianto di potabilizzazione sito in Via Giovanni XXIII (località Vaglini) e fino al positivo esito delle analisi della qualità, si disponeva “il divieto dell’utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto per uso alimentare, salva la possibilità di usarla per gli usi igienici. Concludendo che “La revoca del divieto sarà disposta con successiva ordinanza.”

La Società NEPTA (ex Italgas Acqua), che attualmente gestisce la rete idrica, del Comune di Baia e Latina, in assenza di contratto in quanto la convenzione stipulata nel 1990, della durata di 30 anni con la Napoletanagas, è scaduta nel 2020 senza che   sia intervenuto nessun provvedimento di proroga o un nuovo affidamento. con nota n° F24316DEF0089 in data 11 novembre 2024, in atti del Comune al prot. N° 6546 del 12 novembre 2024  con la quale trasmette gli esiti delle analisi, con la dichiarazione di conformità: il campione risulta CONFORME ai sensi del D.Lgs 18/23, per i parametri determinati.

Stranamente, dichiarano i Consigliere Leardi Massimo e Friello Vincenzo del Gruppo consigliare “Uniti per Baia e Latina”,  solo oggi 29 novembre 2024 dopo ben diversi mesi il Sindaco si ricorda di comunicare alla cittadinanza che l’acqua è ritornata misteriosamente, dopo circa 4 mesi, potabile, dimenticando che dal  7 agosto 2024 all’11 novembre 2024 ed ancora peggio il 29 novembre 2024 e in assenza di revoca dell’ordinanza n° 21 ripeto del 7 agosto 2024 ha consentito l’utilizzo dell’acqua erogata dalla rete comunale senza che questa sia stata dichiarata potabile dagli organi competenti.

I cittadini si chiedono come sia stato possibile far continuare per tanto tempo a tenere aperte le scuole, gli esercizi pubblici, le attività di panificazione e le attività di produzione  di   prodotti caseari in presenza di acqua non dichiarata potabile. E’ ancora più strano e preoccupante, continuano i consiglieri Leardi e Friello che dalla comunicazione della Società NEPTA dell’11  novembre 2024,  con la quale comunicava l’esito di conformità dell’acqua, il Comune e quindi il Sindaco emana ordinanza di potabilizzazione dell’acqua distribuita a mezzo della rete comunale solo in data 29 novembre dopo circa 20 giorni. 

Supponiamo che gli Uffici comunali ed i nostri amministratori sono stati impegnatissimi in altre attività, per lo sviluppo e la crescita della nostra Comunità, che purtroppo visti i risultati inesistenti ottenuti evidenti sotto gli occhi di qualunque cittadino, si  saranno impegnati in attività che poco hanno a che fare con l’attività amministrativa.

Vi ricordate,  quante volte a partire dal 2016   vi hanno  ripetuto, la canzoncina, che avrebbero risolto per primo il problema della fornitura idrica e poi venivano gli altri problemi.

Vi ricordate quando nel 2021 a pochi giorni dalle elezioni comunali qualche Assessore, tanto per non fare nomi e cognomi Brancaccio Antonio, con un comunicato  a mezzo Blog, comunicava che l’impianto di potabilizzazione del Pozzo di proprietà comunale era stato collaudato, con successo, quindi si era risolto definitivamente un enorme disaggio che attanagliava la popolazione.  

Ebbene, concludono Leardi e Friello, se per emettere una semplice ordinanza per la tutela della salute di noi cittadini, ci sono voluti circa 4 mesi non possiamo minimamente immaginare quanti mesi se non anni ci vorranno per risolvere problematiche molto più complesse di una semplice ordinanza. Un solo esempio che vale per tanti: La piscina comunale completata nel 2017 e collaudata risulta ancora chiusa ed inibita all’uso della cittadinanza, forse per non dedicarvi ad aprire la piscina al pubblico eravate impegnati a risolvere il problema dell’acqua mai risolto.

Ci avete erogato nelle nostre case acqua non dichiarata potabile per circa 4 mesi senza che nessuno di voi si è mai posto il problema di pensare a tutti noi ed ai nostri figli.

Se questo è il vostro modo di amministrare, se questo è il vostro impegno verso i cittadini che vi hanno dato il loro consenso, perchè non prendete una seria decisione  di dedicarvi ad altre attività a voi più consoni ? – concludono i consiglieri comunali di minoranza.

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