BAIA E LATINA. Tracciabilità della filiera bufalina: affollato incontro in aula consiliare sul nuovo sistema che vede coinvolti tutti gli operatori del settore.

 

Baia e Latina COMUNE

La gestione della piattaforma informatica è affidata all’osservatorio regionale sulla sicurezza Alimentare, costituito dagli Assessorati regionali all’Agricoltura e Sanità e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno (sede a Portici) che opererà anche con verifiche in campo finalizzate alla validazione.

Tracciabilità della filiera bufalina bufalino: incontro in aula consiliare circa l’attuale problematica che investe gli agricoltori-allevatori della zona matesina e non solo. L’incontro, organizzato dall’aministrazione comunale guidata dal Sindaco Michele Santoro in collaborazione con l’osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare “ORSA”, referente Antonio Di Stasio, ha visto la partecipazione di molti allevatori locali di Baia e Latina e di tutto l’alto casertano che hanno posto diversi quesiti agli esperti insala. Di Stasio ha illustrato l’importanza della tracciabilità della filiera bufalina in quanto comparto strategico da tutelare e valorizzare, rafforzando nel consumatore quelle garanzie che si sono andate affievolendo negli ultimi tempi. Altro aspetto è il mercato parallelo della contraffazione, che conuna spregiudicata concorrenza minaccia non poco le aziende produttrici locali. Eppure nell’anno 2012 il settore ha prodotto oltre 37 milioni di Kg di mozzarella di Bufala, ma in un contesto di debolezza normativa e struturale. Il sistema basato sulla tracciabilità prevede obblighi e doveri per tutti i soggetti interessati, dagli allevatori con l’inserimento dei loro dati relativi alle produzioni e destinazione giornaliere di latte, ai trasportatori, attraverso l’inserimento dei dati relativi al latte movimentato; ma anche ai caseifici con l’inserimento dei dati relativi al latte in entrata e ai derivati prodotti. La gestione della piattaforma informatica è affidata all’osservatorio regionale sulla sicurezza Alimentare, costituito dagli Assessorati regionali all’Agricoltura e Sanità e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno (sede a Portici) che opererà anche con verifiche in campo finalizzate alla validazione. Il Sindaco Santoro ha sollecitato gli intervenuti all’adesione a questo nuovo sistema volontario di tracciabilità, perché “la filiera bufalina nel suo complesso è sana e coglierà da subito i vantaggi e i benefici che si potranno avere, sia per gli allevatori che per i trasformatori, perché sarà possibile dimostrare in ogni momento l’uso esclusivo di latte idoneo per la mozzarella e per gli altri derivati di bufala, salvaguardando così il vantaggio competitivo della produzione a marchio protetto”.

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