BELLONA. Ilside, la minoranza replica al primo cittadino Abbate: “Chi avrebbe dovuto dare le direttive e controllare gli interventi?”.
Ecco il testo dell’ultimo volantino firmato dalla minoranza e da “RinnovaMenti”.
LA VERITA’ SULL’ ILSIDE
16-17 Aprile 2012: ILSIDE BRUCIA
11 Luglio 2017: ILSIDE BRUCIA NUOVAMENTE
15 Ottobre 2017: ILSIDE BRUCIA ANCORA E NON SI SPEGNERA’…
È a tutti noto che ad oggi, dopo oltre 90 giorni dal secondo incendio, il sito di stoccaggio “ILSIDE” brucia ancora ed è difficile che si spegnerà sia per la inefficacia delle operazioni svolte e sia perché i preposti (NON) intervengono in caso di necessità. Infatti, i Vigili del Fuoco per intervenire a spegnere le improvvise e continue “fumarole” sono costretti ad attendere ore e ore l’arrivo del custode giudiziario del sito sotto sequestro Geom. PASTORE, oppure a scalare illecitamente il muro di recinzione.
A questo punto viene spontaneo domandarsi:
– CHI AVREBBE DOVUTO DARE LE GIUSTE DIRETTIVE?
– CHI AVREBBE DOVUTO CONTROLLARE SULLA REGOLARITA’ DEGLI INTERVENTI’?
– Perché il SINDACO, in qualità di primo responsabile della Protezione Civile locale, non ha richiesto un duplicato delle chiavi da custodire presso il comando della Polizia Municipale? COSA O CHI GLIELO HA IMPEDITO O IMPEDISCE DI FARE ??? La verità, invece, va cercata altrove….. A questo punto, tenuto conto della mancata trasparenza e completezza di informazione da parte del Sindaco, è giunto il momento di informare la cittadinanza tutta che, nel corso dell’ ultimo incontro del 13/09/17, svoltosi presso la REGIONE CAMPANIA e presieduto dal dr. PALMIERI, veniva affermato a chiare lettere che i rilievi dell’ARPAC effettuati nei giorni immediatamente successivi l’incendio dell’ 11 luglio, non avendo rilevato presenza di diossina oltre i limiti di attenzione stabiliti dalla normativa vigente (le centraline di rilevamento erano state collocate in posizione opposta alla nube tossica …chissà perché…) , si sarebbe riusciti ad ottenere SOLTANTO LA MESSA IN SICUREZZA DEL SITO E NON LA BONIFICA.
Ossia:
1)- Svuotamento dei rifiuti non combusti presenti nell’unico capannone IMPLOSO,
2)- Successivamente, svuotamento dei rifiuti combusti, che a tutt’oggi continuano a bruciare e ad inquinare l’atmosfera in danno della nostra salute.
Purtroppo nessuna rilevanza hanno avuto, i rilievi effettuati dall’ ASL di Caserta dopo circa 20 giorni dall’incendio, che hanno INVECE evidenziato la presenza di diossina nell’aria in quantità di gran lunga superiore ai limiti di tollerabilità previsti dalle leggi vigenti. Tutto ciò perché i risultati dell’ARPAC hanno maggiore rilievo rispetto a quelli dell’ ASL. Ora ci domandiamo: Dopo lo svuotamento, CHE NON SI SA QUANDO AVVERRÀ:
– Il Sito sarà chiuso e messo in condizione di non operare mai più?
– Il SINDACO (ha chiesto!) o chiederà, la revoca delle autorizzazioni rilasciate dalla REGIONE?
Intanto si sa con certezza che dal 2013 ad oggi il SINDACO non ha chiesto al sig. LUCIANO SORBO la restituzione delle chiavi del Sito, consegnategli con verbale n. 839 dell’anno 2013 dal Comando Polizia Municipale di Bellona. Si ricorda a tutti i cittadini che il sig. SORBO è colui al quale era stata affidata la BONIFICA del sito a seguito del primo incendio del 2012:
BONIFICA MAI EFFETTUATA. Noi Consiglieri dell’opposizione, congiuntamente al gruppo di “RinnovaMenti per Bellona”, siamo impegnati costantemente al raggiungimento dei seguenti obiettivi: MESSA IN SICUREZZA DEL SITO
SALVAGUARDIA DELLA SALUTE PUBBLICA.
A tale scopo: vigileremo sui molteplici passaggi burocratici necessari e
garantiremo TRASPARENZA fino alla fine. BASTA CON LA POLITICA DEL FUMO NEGLI OCCHI ! BASTA OFFENDERE L’INTELLIGENZA DEI CITTADINI DI BELLONA ! SIAMO INDIGNATI DI FRONTE A TANTA INETTITUDINE !! I CONSIGLIERI DI MINORANZA Congiuntamente al gruppo “RinnovaMenti per Bellona”.