CAIAZZO. Divieto di combustione dei residui agricoli: l’assessore provinciale e vice Sindaco, Stefano Giaquinto, contro la delibera del decreto “Terra dei Fuochi” ed a difesa degli agricoltori.
Nuovo sollecito dall’assessore provinciale Stefano Giaquinto e diretto al sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, per chiedere ancora una volta e a difesa della categoria degli agricoltori.
Il Presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, on.le Domenico Zinzi, scrisse una missiva all’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, on.le Enrico Letta, anche Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, per informarlo circa la delibera approvata in consiglio provinciale a Caserta: motivo del contendere la modifica del decreto legislativo sulla Terra dei Fuochi, già convertito in legge, che ha introdotto il divieto di bruciatura dei residui delle pratiche agricole e forestali. Si produce adesso un nuovo sollecito dall’assessore provinciale Stefano Giaquinto e diretto al sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, per chiedere ancora una volta e a difesa della categoria degli agricoltori. I rifiuti delle pratiche agricoli sono considerati come rifiuti, quindi soggetti a smaltimento mediante modalità e trattamenti previsti dalla normativa sui rifiuti. “Tale norma è stata ultimamente ancor più inasprita dal Decreto Terra dei Fuochi che all’articolo 3 – ribadisce l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta, Giaquinto – modifica ancora una volta il decreto legislativo 152/2006. Una situazione di grave disagio che il settore agricolo subisce e deve sopportare. Continuando ad esercitare una pratica millenaria e consuetudinaria infatti gli operatori agricoli che non si attengono a tali disposizioni degli enti locali sono esposti a sanzioni di tipo penale da parte delle autorità preposte al controllo. E’ inutile dunque, come ribadito dal Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Caserta Michele Capasso l’emissione o meno di ordinanze da parte dei sindaci – avverte il delegato provinciale – La legge nazionale è in vigore e fino a quando non ci sarà un intervento legislativo che riordini in modo più razionale ed efficace la normativa dei rifiuti in agricoltura, gli agricoltori che bruciano i residui vegetali, rischiano di essere sanzionati e denunciati”.