Caserta / Politica. I Zinzi perdono il congresso nazionale UDC per soli 7 voti, 438 a 431: passa la linea del redivivo Ciriaco De Mita. Domenico e Gianpiero verso Forza Italia?
La mozione vincente di Cesa-De Mita abbraccerebbe il Nuovo centrodestra ed il Partito Democratico piuttosto che Forza Italia ed il Cavaliere. Spaccature nell’Udc casertano? (nella foto, ad Alife per la campagna elettorale per le ultime elezioni politiche Giampiero Zinzi, con Angelo De Simone, Giuseppe Avecone, Alfonso Santagata, Marco Bergamin e Gabriele Venditti).
Domenico e Gianpiero Zinzi, rispettivamente deputato Udc e Presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta, e componente del direttivo del partito, hanno in pratica perso il congresso nazionale dell’Udc per soli 7 voti, 438 a 431. E questo fatto aprirà indubbiamente nuovi scenari nel quadro politico provinciale e locale. I Zinzi avevano deciso di sostenere la mozione dell’ex Ministro D’Alia, alleato del leader nazionale Pierferdinando Casini, che corteggivano per l’ennesima volta il centrodestra, e Silvio Berlusconi in particolare. Ma alla fine ha vinto la mozione presentata e sostenuta dal segretario Lorenzo Cesa e dal più volte Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, pur per soli 7 voti di maggioranza. La vittoria dell’ex Ministro D’Alia e Casini avrebbe portato il rampollo di famiglia Gianpiero Zinzi alla carica di vice presidente nazionale del partito. Ora però tutto è stato rimesso in discussione, anche perchè la linea vincente Lorenzo Cesa e Ciriaco De Mita, insieme al consigliere regionale casertano Angelo Consoli, è filogovernativa, nel senso che guarda con interesse più al nuovo al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano ed al Partito democratico di Matteo Renzi che Berlusconi e la rinata Forza Italia. Quindi cosa succederà? Diversi indizi portano a pensare che i Zinzi trasmigreranno in Forza Itaila alla corte del Cavaliere.