Caserta / Provincia. Elezioni europee, partite le grandi manovre: Caputo e la Picierno chiedono conferma della poltrona nel Pd, Fratelli d’Italia studia, per il M5S le solite primarie, Ventre valuta, per Zinzi solo la Lega.

Se Zinzi sceglierà di correre per uno scranno all’Ue lo farà con la Lega, bandiera per la quale già si sono avuti incontri con Salvini: rimarrà comunque nel centro destra ma ovviamente non al fianco dei vari Magliocca, Sarro e soprattutto Cesaro per ragioni ben note.

Anche ogni 5 anni si tengono le elezioni europee che eleggono da ogni paese membro i rappresentanti in seno al Parlamento Europeo. E da maggio 2014 i cinque anni scadranno il prossimo maggio 2019: per quella data partiti e schieramenti dovranno aver completato le scelte, che stanno già iniziando in queste settimane con le prime valutazioni. Una la sta facendo l’ed Presidente della Provincia Riccardo Ventre, che dalla sua Formicola ed in tutta Terra di Lavoor nel 2004 fece il pieno di voti con Forza Italia, tanto da diventare nel corso dei cinque anni successivi uno dei riferimenti assoluti del Partito popolare europeo, schieramento in cui è inserito il parito di azzurro. Si valuterà se il caso di far correre una persona che sia più vicina alle istituzioni in questo momento. Che non può certamente essere il consigliere regionale Gianpiero Zinzi (neo papà della piccola Giovanna), dopo la burrascosa fuoriuscita da Forza Italia dopo che del partito azzurro è stato il coordinatore cittadino per anni. Se sceglierà di correre per uno scranno all’Ue lo farà con la Lega, bandiera per la quale già si sono avuti incontri col vice Premier Matteo Salvini: rimarrà comunque nel centro destra ma ovviamente non al fianco dei vari Magliocca (Presidente della Provincia), Sarro (deputato in carica) e soprattutto Cesaro per ragioni ben note. Una scelta più chiara dovrebbe farla il Pd, che in termini di crollo di consensi Terra di Lavoro non è stata risparmiata: qui le opzioni paiono obbligate, e gli uscenti Nicola Caputo da Teverola e Pina Picierno da Teano sembrano indicati per evitare una emorragia di voti ancora maggiore. Tornando al centro destra scalpita Fratelli d’Italia, che potrebbe puntare alla rivincita di cinque anni col coordinatore provinciale Enzo Pagano, che non fece nua magra figura con la bandiera della Meloni nel 2014, ma scalpita anche l’imprenditore Antonio Crispino dirigente cittadino di Caserta di Fratelli d’Italia che, una ventina di anni fa sfiorò l’impresa europea sostenendo la candidatura di un collega imprenditore, Oscar Sarpi che, con Rinnovamento italiano di Lamberto Dini fece un figurone. In merito al Movimento 5 Stelle ci saranno le solite primarie attraverso la rete: la volta scorsa Vincenzo Viglione, attuale consigliere regionale, sfiorò l’impresa con quasi 40mila preferenze.

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