Caserta / Provincia. Oggi capoluogo blindato, arriva il Governo: la Terra dei fuochi al centro del dibattito col premier Conte che promette “guerra sui rifiuti”.

Quest’oggi lunedì 19 novembre, presso la Prefettura di Caserta, un maxi vertice per affrontate ancora una volta l’emergenza Terra dei fuochi e rifiuti in particolare. Alla firma del “Protocollo d’Intesa” per risolvere l’annosa questione, o almeno (ri)tentare di farlo, le maggiori espressioni del governo nazionale, a cominciare dal Premier Giuseppe Conte (un uomo del sud, proveniente da un pissolo paesino ai confini tra il Sannio e la Puglia), Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, quello del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, dell’Interno, Matteo Salvini, della Giustizia, Alfonso Bonafede, della Difesa, Elisabetta Trenta, dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi, dal sottosegretario al ministero della Salute, Armando Bartolazzi, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal prefetto di Caserta, Raffale Ruberto e di Napoli, Carmela Pagano. “Il Governo del cambiamento dichiara guerra a mala gestione e traffici illeciti che per troppi anni, nel silenzio dei governi precedenti, hanno devastato un territorio meraviglioso tristemente ribattezzato “Terra dei fuochi”, con conseguenze inaccettabili sulla salute dei cittadini”: così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il tutto mentre il Ministro Salvini incalza: “Tra due mesi i bambini respireranno merda”. “Gli inceneritori li dovrebbero scegliere i sindaci e la regione ma tutti dicono di no. Quindi li faremo. E ‘senza ceppa’ “. Salvini parafrasa quindi ironicamente l’espressione utilizzata dell’altro vicepremier, Luigi Di Maio, che aveva bloccato qualsiasi discorso sull’eventuale costruzione di impianti in Campania. “Ho passato ieri la giornata a Napoli ed erano tutti preoccupati per salute. Devi fare delle strutture; perché in Lombardia ci sono 13 impianti e in Campania uno? Il rapporto non può essere di tredici a uno. Non c’è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che fra due mesi respirano merda. Un’emergenza? Non lo dico io ma quando il capo dei vigili mi dice che c’è il rischio di tornare alla situazione di 10 anni fa devo fare qualcosa”.

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