Caserta / Provincia. Piano Urbanistico Comunale: le Associazioni e il Movimento Cinque Stelle all’attacco, strumento inadeguato.

“Il piano va assolutamente modificato non solo perché in contrasto con il PTCP, ma anche per l’assenza di una concreta e fattiva prospettiva di sviluppo per la città”.

Le associazioni sammaritane “Passione Civica”, “Svoltiamo”, “Futuro 2030”, “Santa Maria Bene Comune”, “Movimento civico sammaritano”, “No STIR” e l’associazione politico-culturale “Sud per l’Italia” esprimono forti perplessità sul Piano Urbanistico Comunale (PUC), redatto dall’amministrazione Mirra. Esso appare assolutamente inadeguato agli interessi della città e in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale. Il PUC non definisce una strategia di sviluppo chiaro per il futuro della comunità sammaritana. Si parla di città ecologica, di città della natura e della cultura, di riduzione del consumo di suolo e nel piano invece si prevedono la densificazione urbanistica, la trasformazione delle aree residuali agricole ai margini del centro storico e il completamento delle aree già fortemente urbanizzate. Si parla della costruzione di una rete di spazi verdi e dell’adozione di politiche di rinverdimento urbano ma, in netto contrasto con la tutela prescritta dal PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale), proprio gli spazi verdi e le aree rurali sono utilizzati nel PUC per nuove aree di trasformazione residenziale e commerciale. Si parla della necessità di rispettare quanto prescritto dal PTCP in relazione alle “aree negate”, puntando nel PUC alla loro rigenerazione urbana e invece sono proprio la maggior parte delle aree negate a non essere investite da alcun tipo di trasformazione. Si parla di una grande valenza rurale da preservare, ma in molte zone agricole sono previsti ambiti di trasformazione con consistenti ampliamenti di tipo residenziale (ATA a S. Andrea, aree prossime all’ex impianto ITALTEL) o addirittura nelle norme per le aree agricole (PUC, Norme tecniche, Ambiti agricoli urbani, zona E, pag.41) vengono dichiarate ammissibili per gli edifici esistenti destinazioni d’uso che nulla hanno a che vedere con le attività rurali come il settore Produttivo, terziario e direzionale. “Appare evidente che il piano urbanistico presentato dall’amministrazione Mirra– dichiara Raffaele Aveta portavoce delle Associazioni- appare in contrasto con la pianificazione urbanistica sovraordinata. È un grave attacco alla città e alle sue risorse più importanti, il territorio e il paesaggio”. Dello stesso avviso il Movimento Cinque stelle di Santa Maria C.V. che mostra tutte le sue preoccupazioni per una pianificazione urbanistica poco attenta alle esigenze della città. “Il piano va assolutamente modificato– hanno rilevato i consiglieri comunali Angelo Alfano e Silvia Caulinon solo perché in contrasto con il PTCP, ma anche per l’assenza di una concreta e fattiva prospettiva di sviluppo per la città. Non si è tenuto assolutamente conto delle indicazioni che abbiamo fornito nei mesi passati”.

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